TORINO – Per capire se la zampata di Badelj, a ridosso del recupero, avrà cambiato realmente la stagione di Cagliari e Genoa bisognerà attendere qualche giornata. Di certo, però, la rete da tre punti del centrocampista croato nell’immediato ridisegna gli equilibri della corsa salvezza. Il Grifone ottiene infatti un successo fondamentale in uno scontro diretto e si rilancia agganciando la lanciatissima Salernitana a 25 punti, tre in meno dei sardi che cadono nel finale a ‘Marassi’ e si ritrovano impantanati nella bagarre per non retrocedere, destinata a coinvolgere anche una Sampdoria che non può certo considerarsi tranquilla.
A maggior ragione con un derby della Lanterna all’orizzonte, sabato prossimo, altro crocevia fondamentale nella lotta per la permanenza in Serie A. Blessin sceglie una sola punta, Ekuban, accompagnata da un terzetto di centrocampisti pronti a inserirsi, mentre dall’altra parte Mazzarri si affida al consueto 3-5-2 con Keita preferito a Pavoletti come partner di Joao Pedro. Il primo tempo dei sardi però è decisamente contratto, per merito di un ‘Grifone’ aggressivo e determinato ad affrontare la sfida con un gran ritmo.
Ekuban sguscia ai due centrali grazie alla sua rapidità ma trova un Cragno attento in uscita, poco prima tentativo di Portanova respinto facilmente dal portiere. La migliore occasione capita però sui piedi di Amiri alla mezzora, dopo un disimpegno errato di Dalbert. Gli ospiti però si salvano ancora e si rendono pericolosi giusto con un paio di iniziative di Joao Pedro. Nella ripresa la formazione di Mazzarri prende un po’ di coraggio e crea qualche grattacapo in più a Sirigu.
Al 3′ Joao Pedro fa tutto bene e converge per calciare verso la porta, il tiro è perfetto ma si stampa contro il palo. Blessin aumenta il peso offensivo della sua squadra inserendo Destro per Amiri, ma paradossalmente i liguri sono meno pericolosi della prima parte del match e lasciano più campo all’avversario, sempre abile in contropiede.
Al 18′ Keita lascia sul posto Ostigard e calcia d’esterno trovando la risposta di Sirigu, l’azione prosegue e Marin per pochissimo non sfiora il bersaglio grosso. L’equilibrio non si spezza, i due allenatori cercano di risolvere il rebus pescando dalla panchina. I cambi danno nuova linfa soprattutto ai sardi, che sfiorano il colpaccio con Rog, molto attivo fin dal suo ingresso in campo.
Alla fine però la zampata risolutiva la trova uno dei protagonisti meno attesi ma più esperti: Milan Badelj, l’uomo chiamato a dare equilibrio, fa esplodere di gioia ‘Marassi’ a un passo dal gong e riaccende una corsa salvezza sempre più appassionante e difficile da decifrare.(LaPresse)
