Calcio, Bremer: “Juve squadra top, mai detto che non ci volevo andare”

"Sappiamo come sono i tifosi, sono attaccati alla maglia ma questo è il mio lavoro, non ho mai detto che non volevo andare alla Juve. E' una squadra top per migliorare ogni anno, era da due anni che volevo cambiare squadra . È arrivato il momento".

Foto Spada/LaPresse 20 Maggio 2022 - Torino Italia Sport, Calcio Torino vs Roma - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2021/2022 - Stadio olimpico Nella foto: Gleison Bremer - MVP Serie A TIM 2021/2022 | Miglior Difensore Photo Spada/LaPresse 20 may , 2022 - Turin ,Italy Sport, Soccer Torino vs Roma - - Italian Serie A Football Championship 2021/2022 - olympic Stadium In the photo: Gleison Bremer - MVP Serie A TIM 2021/2022 | Miglior Difensore

ROMA – “Sappiamo come sono i tifosi, sono attaccati alla maglia ma questo è il mio lavoro, non ho mai detto che non volevo andare alla Juve. E’ una squadra top per migliorare ogni anno, era da due anni che volevo cambiare squadra . È arrivato il momento”. Così il difensore della Juventus, Gleison Bremer, nel corso della conferenza stampa di presentazione. “La persona più critica? Sono io, guardo sempre dove ho sbagliato per migliorare. Alla Juve devi vincere sempre”, ha aggiunto l’ex giocatore del Torino. “Che impatto ho avuto con la Juve? È stato bello, è una squadra che vuole sempre vincere. Ho parlato anche con il mister anche lui ha la mia stessa mentalità anche lui vuole sempre vincere. Mi sono trovato subito bene”. “La Juventus è la squadra che mi ha colpito di più. Che peso ha la maglia di Chiellini? Prima di prendere questa decisione ho parlato con lui. Chiellini per me è un idolo e mi ha detto di non farmi condizionare. Ho chiesto a lui se potevo prendere la maglia numero 3 e lui mi ha detto di si. Bonucci? Lui è il capitano ed è importante per me che mi abbia accolto cosi. Io parlo sempre con lui per essere subito pronto”.  “Cosa ho fatto per diventare il migliore difensore della serie A? Ho avuto degli allenatori bravi, Mazzarri è il primo, poi ho fatto il salto di qualità con Juric. La cosa più importante però è stata la testa”. E sulla tradizione dei giocatori brasiliani nella Juventus ha proseguito: “I miei compagni mi aiuteranno ad arrivare alla Nazionale brasiliana ma non sarà facile essere convocato per il Mondiale”.

LaPresse

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