Barcellona (Spagna), 14 mar. (LaPresse) – “Cosa ho detto a Messi a fine gara? Gli ho fatto i complimenti perché è un giocatore che continua a fare la differenza in maniera evidente. Sposta i risultati e anche in queste due gare è stato determinante”. Parola di Antonio Conte, che ai microfoni di Premium Champions ha commentato così la sconfitta per 3-0 contro il Barcellona nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. “La differenza l’ha fatta anche la sfortuna, abbiamo preso 4 pali in due gare. In questa stagione la buona sorte ci ha un po’ voltato le spalle anche se non mi piace appellarmi alla sfortuna. Il risultato di questa sera però penso si ingiusto, loro sono stati bravi e cinici ma il Barcellona ha giocatori abituati a queste gare – ha aggiunto l’ex ct della nazionale italiana – Noi siamo una squadra giovane che ha tanta strada da fare e dobbiamo fare esperienza per competere fino alla fine in Champions”.
A chi gli chiede se la conquista di un trofeo possa incidere sul proseguimento dell’avventura al Chelsea, Conte replica che “non è questione di vincere o meno. Penso che il lavoro di un allenatore deve essere giudicato in base alla crescita dei giocatori e a quello che si vede in relazione ai valori della rosa, non guardando i trofei. Il Chelsea può fare meglio ma è una squadra in crescita – ha evidenziato – Perché Giroud e non Morata? Io li vedo ogni giorno e so chi sta meglio da un punto di vista fisico e psicologico”. A proposito dello spagnolo l’ex tecnico della Juventus ha ricordato che “parliamo di un giocatore giovane che in questa stagione ha avuto, per la prima volta, l’opportunità di partire da titolare perché nel Real era la riserva di Benzema e anche la Juve era riserva. Ha grandi potenzialità e noi cerchiamo di migliorarlo – ha concluso – sapendo anche che quest’anno è stato bloccato da un problema alla schiena”.