MILANO – Un Napoli sciupone e a tratti confusionario non va oltre l’1-1 in casa contro un ottimo Lecce. Al Maradona non basta agli Azzurri di Spalletti il gol di Elmas, i salentini trovano nel giovane bomber Colombo l’uomo partita: prima sbaglia un rigore sullo 0-0, poi si inventa un gol da antologia per l’1-1 finale. Dopo le prime due scintillanti vittorie contro Verona e Monza, il Napoli frena contro Fiorentina e Lecce scivolando a -2 dalla vetta della classifica occupata ora dalla Roma.
Napoli raggiunto a quota 8 punti da Juventus, Milan e Lazio a -1 dall’Inter. Un campionato che si profila molto equilibrato in vetta e dove può succedere di tutto. Nel Napoli ancora in ombra Osimhen, poco lucido in fase di conclusione forse a causa anche delle tante voci di mercato che lo hanno visto protagonista nelle ultime settimane. Secondo pareggio di fila, invece, per il Lecce che esce a testa alta dal Maradona dopo una prova di grande sostanza e personalità.
Nel Napoli, Spalletti schiera Osimhen al centro dell’attacco, con Raspadori alle sue spalle. Politano ed Elmas sono gli esterni. Anguissa e l’esordiente Ndombele in mediana. In difesa spazio d altri due nuovi acquisti: Ostigard e Olivera. Nel Lecce, Baroni porta in panchina Umtiti. In difesa giocano Tuia e Baschirotto. Hjulmand in regia, in attacco il tridente con Colombo, Banda e Di Francesco. In panchina Ceesay e Strefezza. Bel primo tempo al Maradona, con il Lecce che dimostra personalità nell’affrontare a viso aperto il Napoli.
Dopo una prima fase di studio, Napoli pericoloso con Politano. Poi è il Lecce ad avere una grande occasione per passare in vantaggio, ma Colombo si fa parare da Meret un rigore concesso per fallo di Ndombele su Di Francesco. L’ex attaccante del Milan in realtà il rigore lo trasforma, ma l’arbitro lo fa ripetere e al secondo tentativo sbaglia. Come sempre succede nel calcio, dall’occasione sprecata dal Lecce si passa al gol del Napol nel giro di pochi minuti: al 26′ Politano trova l’assist vincente per l’inserimento di Elmas a due passi dal portiere.
Il Lecce però non si scompone e dopo cinque minuti trova il pareggio grazie a un grandissimo gol di Colombo, con un sinistro potente all’incrocio dalla distanza. La partita si accende, il Napoli prova ad alzare i ritmi e si rende di nuovo pericoloso con Politano. Nel finale di tempo si rivede il Lecce, con un colpo di testa di Baschirotto su angolo con palla di poco a lato. Nell’intervallo Spalletti lascia negli spogliatoi Raspadori e Ndombele, ancora poco inseriti nei meccanismi della squadra, dentro Zielinski e Lobotka. Il Napoli torna a spingere, con i soliti Politano ed Elmas che si confermano i più pericolosi. Ci prova poi Zielinski dalla distanza, para Falcone.
Il Napoli protesta poi per un contatto in velocità in area tra Osimhen e Baschirotto, tutto regolare per l’arbitro. Spalletti si gioca anche la carta Kvaratskhelia, fuori Elmas. Il georgiano prova subito a dare la scossa, con un paio di incursioni pericolose. Il Lecce però tiene. Il Napoli insiste, ci prova anche Ostigard dalla distanza con palla di poco alta. Il forcing del Napoli inizia a farsi incessante, campani ancora vicini al raddoppio prima con Osimhen, poi con Politano e quindi con il neo entrato Lozano. Ci prova anche il capitano Di Lorenzo, ma la porta del Lecce sembra stregata. Merito di un attento Falcone.
Nel finale Spalletti si gioca il tutto per tutto inserendo Simeone per Anguissa, per una formazione super offensiva. In pieno recupero l’ultima occasione per il Napoli, con un colpo di testa di Osimhen a lato. Gli Azzurri escono tra i fischi del Maradona, il Lecce porta invece a casa un punto preziosissimo in chiave salvezza.(LaPresse)
