MILANO – Ambiziosi sì, ma sul mercato niente follie. Aurelio De Laurentiis approfitta della presentazione del ritiro estivo del Napoli a Castel di Sangro per fare il punto sulla squadra che verrà. Una cosa è sicura, ha voluto rassicurare il patron: “Faremo di tutto per riportare a Napoli lo scudetto. Ma dobbiamo essere tutti uniti. Se non ce la faremo, non dovremo deprimerci, perché noi siamo il Napoli”. Prima dei possibili obiettivi e dei nomi che fanno sognare i tifosi, però, c’è da capire il futuro di alcuni big che potrebbero salutare. Ovvero Koulibaly, Mertens e gli altri in scadenza di contratto. Da De Laurentiis parole che sanno di ultimatum: “Ci sono delle famiglie, degli agenti, ci sono i calciatori e quindi degli interessi che molto spesso non sono gestibili dalla società”, ha spiegato. “A meno che la società non voglia dissanguarsi. Lo scudetto lo ha vinto il Milan che ha 40 milioni in meno di monte ingaggi, questo vuol dire che noi dobbiamo rimetterci sui binari della regola che ci ha fatto da guida in tutti questi anni”. Vero che per alcuni giocatori “bisogna avere il coraggio di rischiare, chi non risica non rosica. Io mi prendevo il rischio anche nel cinema e di 400 film ne ho sbagliati 3”, ha aggiunto. Koulibaly e Mertens “sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma – ha sottolineato – dipenderà solo da loro vedere se la vile moneta è l’unica cosa che li può appagare o se vivere a Napoli, in una situazione anche filosoficamente diversa, lo possono considerare un privilegio. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più”.
Quanto ai rinnovi di Ospina e Fabian Ruiz, “siamo sempre alle solite. Ospina ha il contratto scaduto, l’ho incontrato, gli ho parlato chiaro e lui è partito. Mercoledì scorso l’ho chiamato per avere una risposta, ma è in nazionale”. Sullo spagnolo: “Ho incontrato prima lui e poi i procuratori, che mi hanno detto che mi faranno sapere entro 15 giorni. I 15 giorni non sono ancora passati. Nessuno vuol mandare via nessuno, ma nessuno vuol fare follie per i giocatori”. Tra i nomi ‘caldi’ per il mercato in entrata, invece, c’è quello di Federico Bernardeschi, che ha concluso la sua esperienza con la Juventus. “L’ho trattato personalmente, sono già tre settimane che ho parlato col suo agente a Montecarlo e gli ho chiesto cosa fa”, ha informato il presidente degli azzurri. “Ma ho parlato anche con Spalletti, perché non si possono prendere delle persone non assimilabili nel contesto di gioco che sceglie il mister. Vedremo”. Si parla anche di un grande ritorno, quello di Edison Cavani. Pista che però Adl sembra escludere: “Finché tu prendi in porta uno che ha 34-35-36 anni è un discorso. Ma quando cominci a prendere uno sul quale tu punti… Bisogna sempre mettersi in testa che se la gente non gioca, anche se è dolce, simpatica, carica e ama il territorio, creerà sempre problemi negli spogliatoi. Bisogna essere attenti nelle scelte, perché oggigiorno basta una mosca che si trasforma in moscone per fare il patatrac”. Così per il Matador, anche per Vecino, “mai avuto contatti”, ha specificato.
Ma il presidente respinge l’idea di un possibile ridimensionamento. E si toglie qualche sassolino. La questione “è portare sul binario giusto delle cose che sono accadute all’interno della società in questi ultimi tre anni. Di accanimenti contrari e devastanti ne abbiamo subiti parecchi. Non fa piacere quando uno porta Ancelotti, che viene per la stima che ha di me, accetta metà stipendio, dimostra di amare Napoli e non viene considerato dai tifosi. Non è corretto fischiare un secondo posto contro una Juve che ha dimostrato parecchie volte di avere dei favoritismi che l’hanno incoronata…”. In ogni caso, per De Laurentiis i tifosi non devono preoccuparsi: “Non stiamo dormendo. Il 22 maggio è finito il campionato, cinque giorni dopo abbiamo chiuso per il sostituto di Insigne, quello di Ghoulam, abbiamo riscattato Anguissa e prolungato Juan Jesus. Abbiamo fatto quattro operazioni in cinque giorni”. Si è detto tranquillo anche Luciano Spalletti, seduto al fianco del presidente. “Sono ogni giorno in contatto con Giuntoli. Vado in vacanza, poi vedremo che succederà”. Sulla stagione appena conclusa, il tecnico ha aggiunto: “Abbiamo fatto quello che dovevamo anche nella capacità di rimanere delusi quand’è svanito il sogno scudetto”. Ma il “prossimo sarà un campionato difficile. Rimettere dietro certe squadre non è facile. In questo condominio ce ne sono otto, ci metto anche la Fiorentina perché farà un mercato importante. Ma ai nostri calciatori – ha spiegato – si può appuntare poco perché è cambiato un po’ il modo di giocare ed è stato un campionato difficilissimo”.
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