Milano, 22 mag. (LaPresse) – “Io sono qui per spirito di servizio e proverò a completare questo lavoro, che è vicino. O si va avanti con MediaPro o si vota la risoluzione. Non esistono altre strade. L’assemblea deve prendere una decisione, non si deve aspettare altro tempo”.
Così il commissario della Lega Serie A, Giovanni Malagò, commenta la decisione di tenere aperta l’assemblea sui diritti tv fino a domani mattina.
“Mediapro attraverso il suo presidente Jaume Loures ha confermato i passi che intende fare, già ribaditi nelle ultime ore. Sono atti significativi che non corrispondono agli adempimenti contrattuali”, ha spiegato Malagò.
Il commissario ha quindi spiegato che sono state votate due delibere “palesemente in contrasto fra loro”: la prima che ha disconosciuto a larga maggioranza le garanzie presentate oggi (186 milioni), la seconda che non ha approvato la risoluzione del contratto con l’intermediario spagnolo, in quanto il provvedimento ha ottenuto solo 11 dei 12 voti necessari.
“Ho fatto presente che o si dà la fiducia a MediaPro o si rescinde il contratto”, ha detto un Malagò decisamente infastidito. Per questo “si è deciso di lasciare aperta l’assemblea e incontrarci di nuovo domani mattina alle 8.15 per al massimo mezz’ora. Ogni decisione sarà presa anche sulla base di un parere legale chiesto al professor Tuffoletto” che sta seguendo la vicenda per conto della Lega.
“Il motivo per cui sto stringendo i tempi in modo così stressante è che non si può stare ad aspettare risposte terze come quelle dell’Antitrust o del Tribunale. I rischi sarebbero troppo alti”, ha proseguito Malagò.
– Malagò ha poi rivelato che alcune società hanno abbandonato l’assemblea non votando né a favore e né contro. “L’ho trovato irrispettoso sia dell’assemblea che del commissario”, ha dichiarato il presidente del Coni.
Il commissario ha poi aggiornato sui passi avanti fatti oggi per quanto riguarda la governance, con l’elezione di Maurizio Casasco come consigliere indipendente e di Marco Brunelli come ad pro tempore della Lega. “Oggi si presumeva di eleggere anche gli altri consiglieri di Lega, ma si è andati lunghi con i diritti tv”, ha spiegato Malagò.
“Sono qui dai primi di marzo. Passi in avanti sono stati fatti su tutto, ma quello dei diritti tv è un argomento che il commissario non avrebbe dovuto affrontare. Perché io avrei dovuto occuparmi solo dello statuto e della governance”, ha proseguito.
“Per spirito di servizio vorrei completare il lavoro, domani pertanto l’assemblea sarà solo sui diritti tv. Poi ce ne sarà una nuova per completare la governance”, ha concluso Malagò.