Luciano Spalletti non si tocca. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in conferenza stampa dopo l’eliminazione dell’Italia all’Europeo. “Fra 60 giorni inizia un nuovo appuntamento, non possiamo pensare che in 60 giorni improvvisamente in Italia fioriscano i Mbappè, i Ronaldo e i Messi – ha aggiunto Gravina – Ci vuole pazienza. Abbiamo solo un’esigenza: attivare la politica della valorizzazione del talento, che c’è. Tutte le nostre nazionali giovanili sono qualificate alla fase finale. Ma non possiamo pensare di vincere l’Europeo che hanno dimostrato qualità ma presenze zero”. “Siamo arrivati all’Europeo con qualificazione meritata ma difficile – ha commentato Spalletti – Sapevamo di avere difficoltà massimali, lo racconta la storia che i club che abbiamo affrontato siano organizzati bene tra esperienza e maturità. Noi siamo tra le più giovani, ce n’è solo una più giovane di noi. Ci si aspettava più reazione ma fino alla qualificazione c’è stata reazione diversa da quella di ieri. Ieri ci fa rimanere male e si diventa responsabili in maniera importante per quello che si è visto ieri. Se ci siamo capiti con la squadra? Ho sempre avuto confronto giornaliero con loro e non ho visto criticità particolari in quello che è stato il rapporto. Non so se lei allude a qualcosa di più preciso. Sono stato addosso perché ho cercato di fare il mio lavoro al 100%, ho ritenuto giusto non far passare niente. È un’analisi che devo fare, ci penserò, mi sembrava tutto abbastanza normale. Ci sono già passato, quando lotti per non retrocedere dalla C1 alla C2 è la stessa cosa. Qui cambia il volume, quello che c’è in palio. La maglia dell’Italia è il massimo a cui aspirare”, ha sottolineato. “E’ difficile trovare calciatori come Chiellini e Bonucci – ha aggiunto il commissario tecnico – Però si è visto che dando la possibilità a calciatori come Calafiori si può trovare della qualità. Dobbiamo credere che ci siano potenzialità che passano attraverso il gioco senza dover essere quello votato a gestire altre cose. La mia notte più complicata? No, la mia vita è tutta complicata, a volte sono state complicate da gestire anche le vittorie. Tante notti passate a pensare al calcio per amore e passione. Quella più evidente è la telefonata di Matilde che mi dice ti voglio bene, quella supera tutto”.