Altro che riscossa. Un colpo di testa beffardo del brasiliano Luiz Henrique a due minuti dal termine complica il percorso della Roma in Europa League. La squadra giallorossa si fa rimontare dal Betis di Siviglia che espugna l’Olimpico per 2-1 e si porta largamente in testa al girone lasciando a squadra di Mou al terzo posto, ad un punto dal Ludogorets. Doveva essere la notte del rilancio e dell’aggancio al primo posto ed invece stavolta non è bastato il genio di Dybala che aveva illuso la tifoseria e aperto scenari pieni di sorrisi.
Il rigore della Joya al 34′ è stato custodito lo spazio appena di sei minuti. Rodriguez ha firmato il pareggio al 40′ con un gran tiro da fuori e la Roma dopo aver colpito una traversa sul finire della prima frazione e sfiorato il gol nel secondo tempo in due occasioni nitide, si è vista sorpassare nel finale facendosi sorprendere da un’azione che sembrava innocua. Una caduta che fa male al morale ma soprattutto alla classifica e che mette adesso in salita il passaggio del turno per i campioni della Conference League.
Per Mourinho, che inseguiva la vittoria numero 107 in Europa dal 1992 che gli avrebbe consentito di superare Ferguson e Ancelotti, è una notte gelata, tutta da dimenticare. In casa giallorossa Abraham prima punta con Zaniolo e Dybala a supporto e Belotti in panchina. Sulle fasce spazio a Celik e Zalewski. Nel Betis il tecnico Pellegrini si affida al trio Canales-Fekir, Joaquin dietro a Jose con l’ex viola Pezzella e l’ex giocatore della Lazio Luiz Felipe come coppia centrale difensiva. Mourinho è subito costretto a sostituire Celik con Spinazzola dopo appena cinque minuti per un problema al ginocchio del difensore turco.
Gli spagnoli mostrano subito grandi qualità imponendo il gioco, con tanto possesso palla iniziaano a costruire azioni manovrate e dopo un sinistro dal limite di Canale scon Rui Patricio che para in due tempi, sfiora la rete del vantaggio con Rodriguez che calcia un rasoterra velenoso, sfruttando una sponda di Fekir (che deve poi abbandonare il campo per un problema muscolareal 22′), con il pallone che sbatte sul palo. I giallorossi appaiono timorosi, attendono gli avversari nella propria metà campo e non intendono scoprirsi troppo aspettando di prendere meglio le misure.
Lentamente la squadra di Mourinho cresce, si propone con maggiore coraggio e al primo affondo si porta in vantaggio grazie ad un fallo di mano in area di Ruibal su una punizione di Dybala. L’arbitro dopo aver consultato il Var concede il penalty che l’attaccante argentino al 34′ non fallisce facendo centro per la quarta vota consecutiva. Il Betis non si scompone, reagisce subito, continua a giocare in velocità per vie centrali mentre la Roma commette l’errore di fare poco possesso palla concedendo spazi agli avversari per tirare da fuori. E dopo appena sei minuti gli spagnoli trovano il pareggio con Rodriguez che fa partire un gran destro dal limite che si infila nell’angolo sinistro.
Nel finale di primo tempo la Roma ha l’occasione di tornare in vantaggio ma la traversa nega a Zaniolo la rete sotto porta di controbalzo su un cross tagliato di Zielinski. E pochi secondi dopo è Dybala con un sinistro al volo a coordinarsi per un tiro indirizzato sotto la traversa che Bravo respinge con la punta delle dita. Mourinho ha bisogno di aumentare il livello qualitativo delle giocate in mediana per poter innescare maggiormente le punte. I giallorossi faticano infatti a costruire anche se il livello delle occasioni è equilibrato.
Nella ripresa la Roma appare più decisa e al 51′ sugli sviluppi di un corner manca il raddoppio per un secondo straordinario intervento di Bravo che respinge d’istinto sulla linea una conclusione di destro a colpo sicuro di Cristante. Il Betis appare meno ruvido e i giallorossi hanno più chance offesnve. Ma Zaniolo, nonostante grinta e volontà,. non riesce a rendere incisiva le sue ripartenze fatte tutta di forza e potenza. E la Roma deve fare attenzione a non farsi prendere in velocità quando gli esterni lasciano spazi scoperti. Non è neanche la migliore serata per Abraham, mai coinvolto dalal squadra per poter incidere in maniera concreta.
La gara si fa spezzettata e a tratti dura, così Mourinho sostituisce l’inglese al 72′ inserendo Belotti. C’è da sgomitare e combattere sotto porta, e provare a scardinare un Betis attento che ha arretrato il suo raggio d’azione senza però mai concedere troppo alla Roma. Mou nel finale mette dentro anche El Shaarawy per Dybala e Camara per Cristante. Il Betis punta al pareggio ma trova il jolly con Luiz Henrique che tutto solo salta in area e di testa con un traiettoria beffarda infila Rui Patricio. Una doccia fredda all’Olimpico che complica adesso maledettamente il percorso dei giallorossi in Europa. Finisce con il rosso a Zaniolo per un fallo di frustrazione a tempo scaduto. Piove sul bagnato al termine di una serata tutta da dimenticare.