Calcio, Fifa minaccia Grecia dopo nuove violenze: Rischio esclusione da Coppe

Paok president Ivan Savvidis (C) takes to the pitch carrying a handgun in his waistband (below C), after the referee refused a last minute goal on March 11, 2018 during the Greek Superleague football match PAOK Thessaloniki vs AEK Athens on March 11, 2018 in Thessaloniki. The match between PAOK Thessaloniki and AEK Athens for the Greek Super League at Toumpa stadium has been temporarily stopped after the referee and his assistants were deliberating whether to allow or disallow a 90th minute goal for PAOK. / AFP PHOTO / stringer

Atene (Grecia), 14 mar. (LaPresse/Afp) – La Fifa ha dichiarato che il campionato greco, segnato dalla violenze, è ‘sull’orlo del precipizio’ e i club greci rischiano l’esclusione dalle competizioni europee a meno che le autorità non agiscano rapidamente. “Tale comportamento ci ha spinto a venire qui per formulare delle raccomandazioni”, ha detto Herbert Hubel, capo della commissione Fifa istituita lo scorso luglio per monitorare la federazione calcistica greca, in una conferenza stampa organizzata dopo la riunione di emergenza con i funzionari greci. ‘La Grexit che sembrava distante non è più impossibile. Il calcio greco ha raggiunto l’orlo del precipizio”, ha spiegato Hubel.

Il pallone ellenico è perennemente flagellato da episodi di violenza e scandali di partite truccate, ma una nuova crisi è scoppiata domenica dopo che il presidente del Paok, l’uomo di affari Ivan Savvidis, ha invaso il campo sfoggiando una pistola. Savvidis si è scusato, ma il suo club rischia la retrocessione dopo che un procuratore sportivo ha chiesto un’azione disciplinare per sanzionare l’accaduto. Il governo ha annunciato una sospensione indefinita delle partite della massima serie. Il capo della federazione calcistica greca Vangelis Grammenos ha dichiarato che gli incontri non riprenderanno per almeno un’altra settimana, in attesa di proposte da parte dei club per frenare i disordini. Hubel ha chiesto l’impegno, da parte di tutte le parti interessate, “a deporre le armi, non c’è posto per la violenza. Lo scopo del gioco è vincere, ma non con la forza delle armi, minacce e ricatti”.

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