FIRENZE – “Il legame con Firenze, con i fiorentini, e la Fiorentina, l’ho sempre sentito forte. Farò tutto per riconquistare la fiducia di tutti i tifosi. Voglio trovare la felicità, e la serenità, con la mia famiglia nel posto che mi ha dato tutto e io farò il massimo per ripagare la fiducia”. Così oggi pomeriggio Milan Badelj, tornato in viola con la formula del prestito con diritto di riscatto dopo un anno alla Lazio. “Non mi aspetto di riavere la fascia di capitano che adesso sta a un uomo vero che se lo merita”, ha detto il centrocampista croato. “Voglio tornare ai miei livelli migliori – ha aggiunto – che ho espresso proprio a Firenze. Darò il massimo per aiutare i compagni, soprattutto i giovani”.
Il mea culpa
Sulla sua esperienza non proprio positiva alla Lazio, Badelj ha ammesso che “è stata più colpa mia, non sono riuscito ad adattarmi al meglio con la città e la squadra” e “nei momenti decisivi non sono stato pronto”. Poi ha rivelato: “Una parte di me non era mai andata via da Firenze, sono sempre rimasto in contatto con tanti amici, compagni di squadra, magazzinieri e fisioterapisti”. Il presidente viola, Rocco Commisso, ha dato il benvenuto al telefono giocatore croato. E il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, ha spiegato che “quando il presidente mi chiese cosa avevo in testa per ricostruire la squadra gli dissi che l’intenzione era quella di ricostruire il gruppo partendo dagli uomini che sentivano questa maglia e il primo nome che ho fatto è stato proprio quello di Milan Badelj”.
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