Calcio, giudice sportivo: disposta la chiusura di un settore del ‘Bentegodi’ per una giornata

Chiuso per un turno un settore dello stadio 'Bentegodi' di Verona a seguito dei buu razzisti all'indirizzo del calciatore del Brescia, Mario Balotelli.

Foto Claudio Martinelli/LaPresse

MILANO– Chiuso per un turno un settore dello stadio ‘Bentegodi’ di Verona a seguito dei buu razzisti all’indirizzo del calciatore del Brescia, Mario Balotelli. Lo ha deciso il giudice sportivo di Serie A in base alle risultanze del referto arbitrale della sfida tra Verona e Brescia di domenica scorsa, e alla relazione della procura federale “nei quali viene riferito che al nono minuto del secondo tenpo il direttore di gara era costretto a interrompere il gioco, per circa 3 minuti, poiché il calciatore Mario Balotelli era oggetto di cori di discriminazione razziale da parte di alcuni tifosi del Verona posizionati nel settore denominato ‘poltrone est'”, come si legge nel comunicato diffuso dalla Lega Serie A.


Il comunicato

 “Considerato che il pur esiguo numero degli autori dei cori va rapportato al numero di occupanti quel settore e che comunque i cori sono stati chiaramente percepiti, oltre che dal calciatore, anche dal rappresentante della Procura federale posizionato in prossimita’; considerato, inoltre, che dopo i cori si sono levati, invece, da parte dei tifosi assiepati nell’attigua “curva sud” cori di sostegno, seguiti da un lungo applauso; ritenuto, pertanto, che la sanzione possa essere applicata limitatamente al settore in primis indicato, impregiudicata ogni attivita’ d’indagine in corso per l’individuazione dei responsabili”, si legge ancora nel comunicato.

Da parte del giudice “non sussistono i presupposti per l’applicazione della misura sospensiva dell’esecuzione della sanzione ai sensi dall’art 28 comma 7 CGS, vista anche la durata dell’interruzione del gioco doverosamente disposta dal Direttore di gara”. Il giudice ha pertanto disposto “la chiusura per una giornata effettiva di gara, con decorrenza immediata, del settore denominato ‘poltrone est'”.

LaPresse

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