FIRENZE – “Le donne danno un contributo fondamentale, il passaggio al professionismo del calcio femminile è un fatto epocale: siamo la prima federazione che riconosce il calcio femminile come professionismo in termini di sinergia e collegamento con le istituzioni, quindi deve essere un auspicio per la crescita sia del movimento femminile, anche di tutte le altre discipline”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, oggi pomeriggio a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove si tiene la cerimonia della decima edizione della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, il riconoscimento istituito nel 2011 dalla Figc e dalla Fondazione Museo del Calcio per celebrare le figure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro calcio.
Gravina ha consegnato il premio a Sara Gama e Barbara Bonansea, le due calciatrici pilastri della Juventus e della Nazionale. “Ovviamente, alla base, come sanno Gama e Bonansea – ha aggiunto Gravina – c’è da lavorare molto a valle, perché loro sono l’espressione massima dei successi sportivi del calcio femminile. Ma poi c’è da lavorare nelle altre categorie, per far crescere l’intero movimento”.
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