Il ‘mago’ Potter cambia il volto del Chelsea e caccia indietro un Diavolo spento e poco aggressivo. Allo Stamford Bridge il Milan cade per 3-0 sotto il peso dei Blues del nuovo tecnico, non riuscendo a dare continuità alle sue prestazioni in Champions League e rimettendo invece in corsa i londinesi che ora raggiungono a 4 punti i rossoneri nel girone che vede in testa il sorprendente Salisburgo.
Nulla è ancora perduto per il passaggio del turno ma stavolta i rossoneri dalle sette vite, come quello visto a Empoli, ha mostrato segni di flessione, per via non tanto delle troppe assenze quanto di una non adeguata qualità nel gioco necessaria per limitare la fisicità del Chelsea e di una scarsa attenzione soprattutto in fase di costruzione. E’ apparso un Diavolo a tratti stanco e poco lucido che dopo 20′ di buon calcio, ha lentamente affievolito la sua fiamma lasciando campo libero al Chelsea.
La svolta del match è legata ad una reiterata disattenzione su tre calci d’angolo consecutivi, tutti vinti in area dall’ex Thiago Silva, che ha permesso a Fofana di fare centro e di cambiare lì’inclinazione della gara. La squadra di Pioli non è stata in grado di reagire, costruendo uan sola palla gol nei minuti di recupero del primo tempo per poi subire neklal ripresa gli affondi del Chelsea andato a segno con l’altro ex di turno Aubameyang e con James in appena quattro minuti, a cavallo dell’ora di gioco, chiudendo di fatto la storia del match.
Tra una settimana, dopo la Juventus in campionato, c’è la possibilità di rimediare a San Siro e restare agganciati alla qualificazione ma servirà un Diavolo più attento, lucido che non si affidi troppo alle sole fiammate di Leao. De Ketelaere non è riuscito ancora a fare la vera differenza e anche Giroud, da ex del Chelsea, non ha inciso come ci si aspettava. Una serata senza luci anche per Tonali e Krunic
Il tecnico Pioli, alle prese con diverse assenze (rispetto a Empoli perde Calabria, Kjaer e Saelemaekers), opta dal 1′ per Dest, Kalulu e Krunic. Ballo-Tourè per Theo Hernandez con Tomori a guidare la difesa mentre la cerniera di centrocampo è formata da Tonali e Bennacer, con i gradi di capitano. I londinesi si schierano con la difesa a tre con Fofana, l’ex Thiago Silva e Koulibaly. Unica punta l’altro ex rossonero Aubameyang supportato da Mount e Sterling.
Buon avvio dei rossoneri che spinge il Chelsea a non uscire dalla propria metà campo ma il primo squillo è dei londinesi con Mount che dalla sinistra calcia di piatto destro verso l’angolino basso con Tatarusanu obbligato ad allungarsi in tuffo per deviare in angolo. Il Milan prova a tessere la sua tela con un pressing manovrato, impegnandosi a recuperare palla in fretta ma dopo 20′ si sfilaccia con una serie di errori tecnici – dovuti a leggerezza e superficialità – non permettono uno sviluppo fluido della manovra. Il Chelsea non crea particolari ansie costruendo azioni troppo prevedibili ma sa sfruttare al meglio la poca attenzione e lucidità dei rossoneri sui calci da fermo.
Non bastano infatti due colpi di testa pericolosi di Thiago Siva su calcio d’angolo per mettere in allarme i rossoneri che al terzo corner consecutivo lascia nuovamente libro il capitano del Chelsea di saltare indisturbato e colpire, Tararusanu respinge ma la palla rimane nell’area piccola e tra un groviglio di gambe Fofana al 24′ è il più lesto e con un piatto destro rasoterra da pochi passi la mette dentro. Una disattenzione collettiva costringe dunque il Diavolo ad inseguire consegnando al Chelsea una buona dose di autostima.
Se il Milan aveva iniziato il match con pazienza e ordine, adesso cerca con troppa velocità l’imbucata centrale senza però produrre effetti, affidandosi troppe volte alle fiammate improvvise di Leao senza trovare sbocchi alternativi. Il Chelsea sfiora il raddoppio due volte con Mount (prima si fa respingere un tiro a centro area e poi segna – in fuorigioco – con uno splendido pallonetto dal lato esterno dell’area piccola) e una con Sterling che dopo una lunga galoppata non riesce a concludere per il recupero prodigioso di Kalulu.
Il Milan sembra perdere i punti di riferimento, fatica a costruire appoggiandosi agli spunti di Leao che nei minuti di recupero del primo tempo consegna una palla d’oro a De Ketelaere dopo aver seminato il panico in area. Il belga, alla ricerca del primo gol in rossonero, calcia a botta sicura ma troppo centrale, Kepa si oppone e sulla respinta Krunic a porta vuota spedisce alto a porta vuota. E’ il primo tiro in porta al 49′, troppo poco per pensare di portare via punti allo Stamford Bridge. Pioli chiede concentrazione e concretezza in fase di rifinitura, maggiore aggressività, senza farsi travolgere dalla fisicità del Chelsea.
Ma anche nel secondo tempo il Milan non riesce a cambiare passo finendo al 56′ per subire al seconda rete firmata dall’ex Aubameyang che su un cross teso di James sfrutta il mancato intervento di Tomori e deposita in rete da due passi. Il Milan è sulle ginocchia, non riesca a reagire e dopo una manciata di minuti il Chelsea fa tris con una fiondata di James dal lato esterno dell’area. Fulminato Tatarsunau. Il match ha poco altro da raccontare, salgono i decibel dello Stamford Bridge con il pubblico di casa che inizia ad intonare i cori già a mezz’ora dalla fine. Pioli fa quattro cambi, e pensa già alla prossima sfida. Serve girare pagina in fretta e ricominciare.(LaPresse)