MILANO – “I social ormai fanno parte del nostro mondo, è normale che l’occhio ci cade ma bisogna essere equilibrati nei giudizi. Avevo pensato di lasciare la Nazionale, ma ripensando a quello che avevo fatto ho pensato che non era giusto fossero gli altri a decidere”. Lo ha detto Ciro Immobile, attaccante della Nazionale, a proposito degli attacchi sui social dopo la mancata qualificazione ai Mondiali. “Ti possono distruggere non solo sotto l’aspetto calcistico e io l’ho visto. Bisogna mettere un freno, anche denunciando quando poi si toccano argomenti come la famiglia”, ha aggiunto parlando in conferenza stampa a Coverciano.
Ancora sugli attacchi social, Immobile ha detto: “Contro gli haters si deve fare qualcosa, soprattutto per le cattiverie gratuite che vengono dette anche sulla famiglia e i figli.
Ma in tutto il mondo social è così, non solo quello legato allo sport.
A volte è difficile risalire, ma se la Uefa ha aperto una piattaforma per individuarli è giusto portarlo anche in Italia”. Tornando sulle critiche dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, Immbile ha detto: “La cosa inaccettabile è che sono stato indicato come l’attaccante della mancata qualificazione ai Mondiali, ma non quello della vittoria degli Europei. Eppure se si guardano le formazioni, io ero sempre lì”.
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