Calcio, Infantino: “2022 sarà un anno memorabile, dialogo cruciale”

"Il 2022 sarà un anno speciale e memorabile. E sarà anche un anno di dialogo. La nuova Fifa è un organismo democratico e insieme ai nostri stakeholder, disegneremo il percorso per il futuro del calcio, rendendo il gioco adatto allo scopo dell'era moderna e assicurandoci di poter aumentare la competitività globale".

(Koen van Weel, Pool via AP)

ROMA – “Il 2022 sarà un anno speciale e memorabile. E sarà anche un anno di dialogo. La nuova Fifa è un organismo democratico e insieme ai nostri stakeholder, disegneremo il percorso per il futuro del calcio, rendendo il gioco adatto allo scopo dell’era moderna e assicurandoci di poter aumentare la competitività globale”. Questo il messaggio di fine anno del presidente della Fifa Gianni Infantino che chiede “solidarietà e dialogo”, elementi che considera “cruciali per il 2022”. “L’attenzione globale sarà sul Qatar a novembre e dicembre, poiché il torneo si tiene per la prima volta in Medio Oriente. Le finali si svolgeranno in un mondo molto diverso da quello in cui la Francia sollevò il trofeo a Mosca quattro anni fa e sappiamo che il palcoscenico più grande di tutti offrirà speranza e ispirazione alle persone di tutto il mondo che hanno vissuto momenti difficili con la pandemia”, è quanto ha precisato Infantino secondo cui la Coppa del Mondo in Qatar sarà un’occasione “davvero unica per riunire nuovamente il mondo in una celebrazione del calcio e dell’inclusione sociale. Ne abbiamo tutti bisogno”. “Allo stesso tempo, continuiamo anche a impegnare la nostra solidarietà con l’intera comunità calcistica nella nostra azione quotidiana, come stiamo facendo attraverso il nostro ‘Piano di soccorso Covid-19’, che è stato fondamentale per la sopravvivenza del calcio in molte delle nostre associazioni affiliate”, ha aggiunto Infantino. Per il numero uno del calcio mondiale è necessario continuare ad impegnarsi “per rendere il calcio veramente globale attraverso anche la governance aziendale, competizioni ed eventi e lo sviluppo del nostro sport, ampliando il suo impatto sui giovani e sulla società in generale. Per donne e uomini, ragazze e ragazzi”.

LaPresse

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