ROMA – Il Milan in cerca di continuità contro la Samp dopo il mezzo passo falso in terra austriaca, il Napoli che non deve farsi ammaliare dalla sua bellezza dopo l’esaltante vittoria sul Liverpool e l’Inter reduce dal doppio ko e obbligata a vincere sul Torino per non entrare nel tunnel della crisi e rimettersi in corsa. Non sarà proprio un sabato qualunque quello che attende tre big, in campo nell’anticipo della sesta giornata di campionato. La squadra dei campioni d’Italia, forte del successo nel derby, è chiamata a non commettere altri inciampi. L’obiettivo è dare un primo segnale alla stagione iniziando a mettere risultati positivi in sequenza, un pò come accaduto la scorsa stagione. E per farla serve qualità. Carattere, temperamento e determinazione. Il tecnico Pioli avverte subito che a Genova non si deve scherzare, e pur optando per dei cambi non vuole che si parli di turnover (“Ho un gruppo di giocatori molto forti, sono sicuro che tutti daranno il loro apporto”) sapendo che può ottenere il massimo da tutti. “Troveremo un avversario solido, con buona identità, motivatissimo. Arriva da una sconfitta e sarà agguerrito”, ha dichiarato l’allenatore emiliano pronto a lanciare dal primo minuto Origi. “Se per Divock è arrivato il momento di giocare titolare? Penso di sì, ha avuto il minutaggio per alzare il ritmo, la condizione è migliorata – ha affermato – ha bisogno di giocare e credo sia un ottimo giocatore”. Sulla trequarti, invece, sarà una corsa a tre, con Adli leggermente indietro nei sondaggi rispetto a Brahim Diaz e De Ketelaere. Sul belga Pioli continua ad avere parole di elogio: “Sta facendo tutto quello che gli sto chiedendo, sono molto contento. Possiamo cercarlo di più. Dobbiamo fidarci di più delle sue qualità, lui deve capire di più quando raccordare il gioco e quando andare in profondità. Non voglio mettere in campo un giocatore solo per dargli minuti, altrimenti penalizzerei la squadra. Poi lui più gioca, più trova la conoscenza reciproca, ma non è un obiettivo primario”.
Dall’altra parte una Samp partita male, ancora alla ricerca della prima vittoria. Per Giampaolo, ex tecnico dei rossoneri che fu esonerato proprio per far posto a Pioli, servirà coraggio per scacciare il Diavolo. “Il Milan ha acquisito grande consapevolezza nei propri mezzi, gioca ogni partita con grande padronanza e leggerezza e quando pareggia è come se perdesse perché è abituata a vincere spesso”.
Rischi diversi li può correre il Napoli, bello di notte e pronto a spiccare il volo anche in campionato. Spalletti, alla vigilia del match contro lo Spezia prova a spegnere gli entusiasmi dopo la grande prova contro i Reds. “Non sottovalutiamo lo Spezia dopo il Liverpool. L’obiettivo è fare i tre punti al di là dell’avversario. E saper vincere una partita anche se prestigiosa e importante significa riuscire a far bene le cose per 100 minuti, ma per scrivere pagine importanti e avere le ambizioni, come raggiungere il quarto posto in campionato, significa voler fare le cose corrette in qualsiasi tipo di partita lungo tutto il percorso. E’ quello che fa la differenza”, ha tenuto a precisare il tecnico toscano che dovrà fare a meno di Osimhen: “Dispiace ma è un qualcosa che può capitare e mettere in preventivo, abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo. Per il suo ruolo Simeone o Raspadori. Sarà uno di loro due”.
Più insidiosa la sfida dell’Inter che in casa accoglie il Torino, una delle sorprese di questo avvio di campionato. Inzaghi, bersagliato dalla critiche e difeso dalla società, ha un solo risultato utile a disposizione per cacciare via i fantasmi. La vittoria è d’obbligo per rilanciarsi in campionato e non perdere altro terreno. I cambi di formazione sono pronti rispetto alle rotazioni viste col Bayern, Rientra Handanovic in porta mentre in attacco Dzeko resta il favorito su Correa per affiancare Lautaro Martinez in attesa del recupero di Lukaku. Spazio poi per de Vrij al centro della difesa e Barella a centrocampo mentre restano dei dubbi sulle fasce. Il Torino senza Juric, ancora alle perse con la polmonite, sogna il colpaccio. “Servono 90 minuti perfetti. Non dobbiamo sbagliare approccio alla partita e noi abbiamo le nostre armi”, ha dichiarato Matteo Paro, vice del tecnico croato che scalpita e vuole subito tornare sul campo, al timone della sua squadra.
di Luca Masotto