Milano, 25 ago. (LaPresse) – “Quello che mi è dispiaciuto è che abbiamo, nell’analisi della partita, infastidito quello che è il sentimento degli interisti”. Così Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, tornando alla sconfitta contro il Sassuolo all’esordio in campionato. “Li abbiamo messi in imbarazzo, perché dentro questo svolgimento di partita c’è mancato un po’ di quel ‘collaudato’ e un po’ di quelle certezze che avevamo poi conosciuto e avevamo superato durante la lotta per il quarto posto nello scorso campionato”, ha spiegato il tecnico in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino. “Anche il ‘nuovo’ per funzionare bene deve andare ad appoggiarsi su delle certezze che vengono dallo scorso campionato, perché sennò diventa un po’ più complicato”, ha aggiunto. “Che si siano messe in discussione anche quelle cose che avevamo acchiappato, soprattutto nell’ultimo periodo del campionato dell’anno scorso, imbarazza un po’ tutti. Però poi – ha sottolineato il mister nerazzurro – sono convinto della serietà e della disponibilità dei miei calciatori a riconoscere quello che dobbiamo fare. L’etica del modo di allenarsi, di ragionare e di comportarsi mette sempre a posto tutto e questa settimana io quest’etica l’ho vista”.
poi su Dalbert
“Se a Reggio Emilia Dalbert mi ha deluso? Ha fatto una partita come diversi calciatori, non vedo perché addossare la responsabilità a lui. Può far meglio, come ha fatto vedere in questo pre-campionato, ha delle qualità”, ha proseguito Spalletti. “Anche qui si potrebbe lasciare un piccolo blocco appunti dove si scrive qualcosa: Dalbert diventerà un grande calciatore. Deve fare tutte quelle conoscenze e deve saper convivere con quelle che sono le tensioni del nostro calcio per poi trovare un equilibrio e riuscire a dimostrare tutte le volte la sua qualità. Non ha perso niente, lo conosco bene il calciatore. Se non ci avessi creduto – ha chiarito l’allenatore – ne avrei chiesto la cessione, invece è qui con noi e lo vogliamo usare”.