ROMA – Dal ‘far west’ dell’Olimpico allo Sheriff che detta legge nel suo girone di Champions. L’Inter ha fretta di dimenticare il k.o. di sabato sera contro la Lazio, vissuto tra veleni, rabbia e polemiche, e guarda dritto ad una ‘nuova frontiera’, quella che porta alla seconda fase del torneo continentale. Contro i sorprendenti moldavi, reduci da vittorie illustri con gli ucraini dello Shakhtar di De Zerbi e il Real Madrid di Ancelotti, la squadra di Simone Inzaghi è costretta a non fare calcoli. Ha un solo obiettivo da centrare, vincere per tenersi a galla, conquistare il primo successo nel girone e restare in corsa per giocarsi la qualificazione. “Ho visto grande delusione e arrabbiatura dopo la gara contro la Lazio. Mi fa molto piacere, perché vuol dire che la sconfitta fa male a tutti e che ho a che fare con grandi campioni”, ha dichiarato il tecnico nerazzurro consapevole della delicatezza del momento. “Affronteremo una squadra che è a punteggio pieno e verrà qui sulle ali dell’entusiasmo dopo aver battuto Shakhtar e Real: dovremo fare una grandissima partita. Vogliamo cambiare il trend in Europa”, ha aggiunto assicurando che non c’è un problema mentale nell’affrontare la Champions League: “Non penso ci sia un blocco. Contro il Real Madrid abbiamo perso per casualità e imprecisione, abbiamo tirato in porta 18 volte. Abbiamo di fronte una grande occasione per tornare a segnare e cercare la vittoria”.
Il tecnico nerazzurro nutre fiducia, la brusca frenata contro la sua ex squadra può aver lasciato il segno ma il gioco espresso per oltre un’ora lo rassicura. “Avevo fatto un’analisi a caldo dopo la partita di sabato e rivedendola ne sono ancora più convinto: per 65′ abbiamo giocato la nostra miglior partita in trasferta della stagione. Il problema è stato quello di non aver segnato il secondo gol, tenendo la Lazio in partita. Abbiamo sbagliato in occasione del rigore, poi l’ultimo quarto d’ora è sicuramente da cancellare. Una squadra forte come la nostra deve sempre rimanere dentro alla partita. La sconfitta fa male e tutti vogliono reagire alla grande”, ha spiegato Inzaghi che teme comunque la velocità e la compattezza dei moldavi. “Si difendono bassi, sono organizzati e hanno uomini bravi nelle ripartenze. Bisognerà essere bravi ad attaccare ma anche a non perdere le distanze. Questa è una partita fondamentale per il nostro cammino in Champions League”, è l’avvertimento lanciato dal tecnico piacentino. Nel consueto reparto a cinque dei nerazzurri è improbabile che Inzaghi rinunci a Barella e Brozovic ma non si esclude l’inserimento di Gagliardini o Vecino al posto di Calhanoglu pronto comunque al rientro dal primo minuto. Possibile un ballottaggio sulla fascia con il duello tra Dimarco e Darmian e tra Dumfries e Perisic. L’obiettivo è consolidare la forza dell’attacco ma soprattutto blindare al meglio a difesa. Nelle ultime sette gare la squadra ha infatti sempre subito almeno un gol, un fattore su cui dovrà lavorare. “Dobbiamo trovare quell’equilibrio in attacco e difesa perché quando non prendi gol c’è più probabilità di vincere le partite. Se subiamo tanto non siamo contenti e da questo punto di vista dobbiamo migliorare”, ha sottolineato il difensore nerazzurro Milan Skriniar. Lo slovacco suona la carica e sintetizza così lo spirito della squadra: “Sappiamo tutti cosa significa giocare nell’Inter e cosa significa la Champions per l’Inter e per i tifosi. Vogliamo andare avanti”.
di Luca Masotto