MILANO – L’incubo che ritorna. Meno di un anno dopo lo storico trionfo di Wembley agli Europei, l’Italia è di nuovo fuori dal Mondiale. A Palermo gli Azzurri hanno perso per 1-0 contro la Macedonia del Nord e, come quattro anni fa contro la Svezia, escono dal campo tra le lacrime e tra la delusione dello splendido pubblico del Renzo Barbera. Una partita stregata, con l’Italia che ha attaccato praticamente per tutti i novanta minuti senza mai riuscire a trovare il guizzo vincente. Al 92′ poi è arrivata la beffa macedone con il gol dell’ex palermitano Trajkovski. Martedì 29 la Macedonia affronterà il Portogallo per un posto a Qatar 2022. Per la prima volta nella sua storia, quindi, l’Italia salterà due edizioni consecutive dei Mondiali. Ora l’appuntamento è per il 2026 quando la Coppa del Mondo si giocherà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Qualificazioni permettendo…
Il ct Mancini ha deciso di schierare Gianluca Mancini al centro della difesa al fianco di Bastoni, con Chiellini in panchina. Per il resto tutto confermato nella formazione azzurra: Donnarumma in porta; Florenzi ed Emerson esterni; a centrocampo il trio composto da Barella, Jorginho e Verratti; in attacco il tridente Berardi, Immobile (capitano stasera) e Insigne. Grande entusiasmo sulle tribune del Renzo Barbera, dove 34mila spettatori non hanno fatto mancare il loro calore agli Azzurri. E’ questa la prima partita in Italia che si gioca con la capienza del 100% nello stadio da quando è scoppiata la pandemia di Covid ormai due anni fa.
Azzurri subito aggressivi nella metà campo macedone, dopo appena due minuti il primo tentativo è di Emerson dal limite con un destro sbilenco alto sulla traversa. La trama della partita è quella prevista: Italia all’attacco e padrona del campo, Macedonia chiusa in difesa e pronta a ripartire in contropiede. Trovare spazi, però, non è semplice perchè la formazione ospite concede poco. Il pallone è sempre nei piedi degli Azzurri, ma bisogna aspettare la mezzora per la prima vera occasione con Berardi che non approfitta di un rinvio errato di Dimitrievski e calcia debolmente nella porta sguarnita consentendo al portiere di rimediare. Subito dopo primo tentativo di Immobile, con un sinistro da posizione defilata deviato in angolo. Poi è la volta di Insigne che impegna il portiere con un destro velenoso dalla distanza. Quindi su un’azione convulsa in area macedone, Immobile chiede un rigore per una presunta deviazione di mano di un difensore. L’arbitro e il Var lasciano proseguire. Prima dell’intervallo brivido per gli Azzurri, con la Macedonia pericolosa in contropiede con Trajkovski. Donnarumma è attento.
Nel secondo tempo l’Italia ricomincia ad attaccare, ma continua a mancare la precisione nell’ultimo passaggio quando si arriva al limite dell’area avversaria. La prima conclusione degna di nota è di Berardi, un sinistro dai venti metri parato dal portiere. L’attaccante del Sassuolo ci riprova poco dopo, più o meno dalla stessa posizione, questa volta la palla esce di poco a lato. Ancora Berardi ha una buona occasione qualche minuto dopo, il suo destro da posizione centrale termina però alto. Sembra stregata la porta per l’attaccante azzurra, che ha pure una quarta occasione per fare centro ma la spreca calciando a lato di sinistro. Dopo poco più di un’ora di gioco, Mancini toglie un anonimo Insigne e inserisce Raspadori. Gli Azzurri insistono, Bastoni e Mancini ci provano di testa su angolo. Niente da fare. A un quarto d’ora dalla fine escono Immobile e Barella, irriconoscibili, dentro Pellegrini e Tonali con Raspadori che si sposta al centro dell’attacco. Nel forcing finale, Italia ancora vicina al gol proprio con il neo entrato Pellegrini che, a due passi da Dimitrievski, prova un improbabile tirocross invece di tirare in porta. Quando ormai i supplementari sembravano inevitabili, al 92′ arriva l’incredibile beffa con il gol di Trajkovski che manda la Macedonia alla finale con il Portogallo. L’ultima occasione di Joao Pedro a pochi secondi dalla fine rende solo più amara la notte di Palermo.
(LaPresse)