TORINO – Partita sporca rischiava di essere e partita sporca è stata, ma questa Juve ha imparato a venir fuori anche da situazioni particolarmente intricate. I bianconeri si complicano la vita contro il Cagliari, vanno subito sotto puniti da Joao Pedro ma, poco a poco, risalgono la china rimettendo la gara in equilibrio prima dell’intervallo con una zuccata di de Ligt per poi perfezionare la rimonta con una zampata di Vlahovic a un quarto d’ora dalla fine.
Nel mezzo tante occasioni per la Vecchia Signora, guidata da un Cuadrado particolarmente ispirato, e qualche rischio nel finale. Per i sardi prosegue il momento no: i rossoblù incassano la quinta sconfitta di fila e non riescono a staccare il Venezia. La salvezza resta alla portata ma ancora tutta da conquistare. La Juve invece allunga almeno per una notte sulla Roma: gli otto punti rappresentano un bel margine in ottica quarto posto, anche perché Chiellini e compagni hanno confermato di essere in salute e di aver archiviato lo schiaffo dello scorso weekend contro l’Inter, disputando una partita intelligente in un contesto non semplice.
Senza lo squalificato Morata Allegri manda in soffitta i piani del 4-2-3-1 e rinforza la linea mediana, con Arthur, Zakaria e Rabiot in campo contemporaneamente e un reparto offensivo affidato all’estro di Dybala e alla forza fisica di Vlahovic. La prima zampata del match però è quella di Joao Pedro, che dopo dieci minuti complica la partita della Juve raccogliendo il suggerimento di Marin e trafiggendo Szczesny con un destro imprendibile.
Il vantaggio a sorpresa del Cagliari costringe gli ospiti a una reazione immediata. La Vecchia Signora macina gioco, ma la difesa a cinque a oltranza dei rossoblù ha il merito di ingabbiare Vlahovic e concedere pochi spazi agli attaccanti bianconeri. La Juve trova comunque quasi subito l’1-1 grazie a un bolide dell’ex Pellegrini deviato da Rabiot, ma Chiffi annulla la rete su suggerimento del Var per un tocco di gomito del francese.
Le opportunità migliori capitano sui piedi della Joya, impreciso però sia da fermo che con un paio di soluzioni da fuori. I sardi sembrano poter resistere fino all’intervallo – complice un bell’intervento di Cragno su Cuadrado – ma proprio al 45′ capitolano: azione personale sulla sinistra del colombiano e cross al bacio per la torsione aerea di de Ligt. La rete sul gong del primo tempo mette le ali alla Juve, che azzanna la ripresa a caccia del gol del sorpasso.
Chiellini trova la zampata vincente su una conclusione imprecisa del solito Dybala, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Poco dopo lancio lungo di Chiellini e tocco d’esterno volante delizioso della Joya. Anche in questo caso però l’argentino è impreciso e la palla finisce alta. La Juve però insiste, il Cagliari fatica sempre più a contenere le fiammate avversarie, anche perchè Dybala dopo le difficoltà iniziali sale di tono con il passare dei minuti. E le occasioni, non per caso fioccano.
Il diagonale di Cuadrado finisce a lato di un soffio, poco dopo Vlahovic si gira in un fazzoletto ma conclude centralmente. Il serbo comunque si rifà poco dopo. Palla filtrante di Dybala, Lovato è in ritardo e l’ex Fiorentina insacca in maniera un po’ rocambolesca mettendo il punto esclamativo sulla rimonta bianconera. Che risponde presente mettendosi subito alle spalle la delusione per il ko nel derby d’Italia.(LaPresse)