ROMA – “Quanto visto e letto ieri in merito alle reazioni per la sentenza della Figc, è endemico del particolare momento storico che viviamo, soprattutto sulle piattaforme social, dove è abitudine assai diffusa quella di gridare al complotto. Dispiace, ma fa parte della natura umana, ne sono consapevole. Quello che in sostanza è accaduto ieri, è un ritorno alla situazione che c’era al nostro arrivo a Bari, con la differenza che invece di avere un tempo illimitato, ci sono stati dati ulteriori anni, maggiore tempo per la cessione di una delle due società”. Lo dice Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, all’indomani della decisione del consiglio federale di posticipare alla stagione 2028/29 lo stop alle multiproprietà.
“La spada di Damocle del limite al ’24, correva il rischio di attirare le attenzioni di qualunque imprenditore, furfantello, o intelligente, che avrebbe potuto approfittare della situazione”, rimarca De Laurentiis parlando della modifica alla norma dell’articolo 16-bis delle Noif in occasione della presentazione dei nuovi kit gara del Bari per la stagione sportiva 2022/23.
“D’ora in poi -aggiunge-, quello che potremo fare come gruppo sarà fare strategia per costruire un Bari migliore, più forte, più importante. La B non la conosco, il primo step sarà costruire una squadra valida, che sappia essere all’altezza della nuova categoria. Investire tanto non è sinonimo di vittoria; di certo vogliamo costruire una base importante, poi sappiamo che vincere non è mai facile. Quello che posso dire ai tifosi è che non abbiamo alcuna intenzione di stare in Serie B a perdere soldi, siamo imprenditori e non sarà questo il nostro percorso. Stiamo cercando un centravanti, certo, un elemento che possa aiutarci a giocare un campionato importante; poi il dove e quando potremo arrivare, non possiamo prevederlo, non è nel mio carattere vendere fumo”.
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