MILANO – L’Italia riparte con una vittoria convincente contro l’Ungheria, 2-1 con le reti di Barella e Pellegrini nel primo tempo, e un risultato che poteva essere anche più largo (Politano ha colpito una traversa, tante le occasioni da gol), e che invece ha visto gli ungheresi accorciare le distanze grazie a una sfortunata autorete di Mancini.
Il ct, Roberto Mancini, a fine partita è soddisfatto: “È stata una buona partita, soprattutto nel primo tempo, poi il gol subito ci ha messo un po’ di timore addosso, ma era una partita che doveva avere un margine più ampio. Eravamo anche un po’ stanchi e subire un gol su una partita che era già chiusa può metterti in difficoltà. È un’Italia piena di giovani che dovrà lavorare molto, la strada è lunga ma l’importante era vincere”. Il primo tiro degli Azzurri già al 2′, un colpo di testa di Mancini, ma debole e il portiere ungherese lo fa suo con facilità. Ma è un primo segnale della volontà dei ragazzi di Mancini di fare la partita.
L’Ungheria aspetta dietro e prova qualche ripartenza, al 12′ su una di queste conquista una punizione dal limite di cui si incarica Szoboszlai, ma il suo tiro viene respinto dalla barriera. Al 20′ è Gnonto a provare un tiro dal vertice destro dell’area, ma la difesa si oppone bene. Sul corner successivo gran colpo di testa ancora di Mancini, questa volta il portiere magiaro per opporsi deve fare gli straordinari ma riesce ad arrivarci. Al 26′ è invece Donnarumma a dover intervenire su un tiro velenoso di Sallai, che sbuca dalle gambe di alcuni giocatori in area e quasi sorprende il portiere azzurro, che devia in angolo.
Al 30′ passa in vantaggio l’Italia, con un gran tiro di Barella all’incrocio dei pali su assist di Spinazzola. Per Barella è l’ottava rete in maglia azzurra, un gol che esalta i 15mila del Manuzzi (14.942 gli spettatori paganti, per un incasso di 239.328 euro) e che permette di giocare con maggiori spazi, avendo scardinato il fin qui perfetto schema difensivo degli ospiti. Al 43′ l’Italia è a un soffio dal raddoppio: Pellegrini arriva in area ma è in posizione defilata e allora mette al centro per Gnonto, anticipato di un soffio da Nago. Un minuto dopo però è la volta buona, Pellegrini raccoglie un traversone in area e insacca per il 2-0.
Nella ripresa al 55′ l’Italia ha l’occasione per il 3-0: gran tiro da fuori di Politano che però si infrange sulla traversa. L’Italia ora è in fiducia e fa la partita, al 57′ Barella non riesce a impattare il pallone a pochi metri dalla porta. Rossi prova a correre ai ripari inserendo Styles e Fiola, e proprio Fiola al 61′ mette al centro un cross sul quale interviene maldestramente Mancini, finora uno dei migliori in campo, mettendo la palla nella sua porta. L’Italia rischia di complicarsi la vita in un momento in cui sembrava maturo il 3-0, e invece si trova sul 2-1. Ora i magiari acquistano fiducia e vedono la possibilità di pareggiare una partita che pareva a senso unico.
Al 66′ Mancini inserisce Locatelli al posto di Pellegrini, migliore in campo e autore del gol del 2-0, per dare maggiore copertura e anche un po’ di respiro al centrocampista della Roma. Al 69′, dopo un lungo periodo di palleggio da parte degli Azzurri per rallentare il ritmo, una veloce ripartenza degli ospiti porta al tiro Sallai ma Donnarumma alza sopra la traversa. Sul corner, tiro improvviso di Orban ma Donnarumma blocca ancora. L’Italia cala sul piano fisico e punta sul gioco manovrato, anche per arginare le velleità degli ospiti.
Al 76′ Calabria prova un destro a giro da fuori area ma la palla termina alta. Al 84′ Mancini fa esordire Zerbin, un altro dei giovani del ‘nuovo corso’. Al 88′ è Locatelli a tentare ma Dibusz si oppone bene. Non ci sono altre occasioni e l’Italia conquista una vittoria che fa morale e la porta momentaneamente in testa al girone di Nations League, grazie al contemporaneo pareggio tra Germania e Inghilterra. Ma, come dice Mancini, la strada è lunga.(LaPresse)