MILANO – La Dea non perdona, ribalta 2-1 una Roma coraggiosa ma ad intermittenza e si lancia in solitaria verso il quarto posto che vale il pass per la Champions. Lo scontro diretto per l’Europa che conta premia la dinamicità e velocità dell’Atalanta capace, da grande squadra, di raddrizzare un match che sul finire del primo tempo aveva chiuso sotto di un gol per la rete improvvisa di Dzeko abile nello sfruttare al meglio un errore di Palomino in fase difensiva.
Nella ripresa la formazione di Gasperini ha cambiato marcia, è riuscita a divincolarsi dal pressing a centrocampo dei giallorossi rivoluzionati in fase tecnico-tattica da Fonseca, e in nove minuti, tra il 50′ e il 59′ pareggia con lo stesso Palomino e poi la risolve con Pasalic entrato dopo appena trenta secondi. La Roma con Dzeko autentico combattente, ha cercato di riportarsi sotto ma l’Atalanta ha mostrato anche una tenuta atletica che fa ben sperare in vista del match di mercoledì sera contro il valencia in Champions league. Per la Roma continua il 2020 incolore (quinta sconfitta in sette gare) e ora si deve difendere anche dal quinto posto.
Fonseca ha provato a ridisegnare la squadra con cinque cambi rispetto alla sconfitta contro il Bologna con Bruno Peres e Spinazzola sugli esterni, Fazio al centro e Pellegrini in mediana con l’ex Mancini. Kluivert nel trio con Perotti e Mkhitaryan dietro a Dzeko. Gasperini invece ha iniziato confermando per nove undicesimi i titolari che hanno battuto la Fiorentina con Hateboer e de Roon preferiti a Castagne e Pasalic. La Roma appare molto più concentrata rispetto all’ultima sfida con Fonseca che insiste nel dettare le direttive della linea difensiva invocando più equilibrio tra i reparti.
Al 9′ la prima occasione è dell’Atalanta con Ilicic che libera in area Gomez ma Pau Lopez in uscita riesce a chiudergli lo specchio. La Dea insiste al 25′ con de Roon che la butta in area ma Hateboer in spaccata non riesce ad indirizzarla verso la porta. La squadra di Gasperini inizia a prendere campo e si fa sempre più pericolosa e aggressiva, ancora con Ilicic (girata fuori non di molto) e Toloi in rovesciata che sfiora il palo su punizione velenosa ancora di Ilicic.
La Roma però riesce a non disunirsi, a tenere alte le linee e sfruttare la velocità in fase di ripartenza. E pur senza pungere mai troppo mette in difficoltà la formazione bergamasca che al 45′ subisce la rete di Dzeko abile nell’intercettare una disattenzione difensiva: il bosniaco sfrutta infatti un errore di Palomino su passaggio indietro di Hateboer, gli ruba la palla e con un tiro secco sul secondo palo non lascia scampo al Gollini per il gol numero 101 con la maglia giallorossa.
Roma pragmatica, meno spettacolare, più corta e coraggiosa
Gasperini deve trovare il modo di disinnescare la marcature asfissiante di Mancini tra le linee. E la Dea cambia subito il modo di stare in campo, diventa ancora più aggressiva e veloce e sfrutta subito la sua fase arrembante al 50′ con Palomino che si fa perdonare con una spaccata sottoposta su colpo di testa di Djmsiti.
L’Atalanta si sblocca e affonda ancora
Cross basso di Gosens, destro di Hateboer, la palla rimbalza tra Fazio e Pau Lopez e la palla esce di poco. Gasperini fa uscire Zapata per Pasalic che dopo neanche venti secondi la mette dentro con un gol splendido: tiro a giro sul palo lontano per la settima rete stagionale. Tutto nasce da una disattenzione giallorossa su una rimessa laterale pagata a caro prezzo.
La Roma prova a reagire senza costrutto, Dzeko si affanna a difendere palloni a centrocampo per far ripartire la squadra. Ma la pressione dell’Atalanta è asfissiante, ribaltando il disegno tecnico-tattico del primo tempo quando era stata la Roma a non dare spazi agli avversari. Un errore di Freuler in difesa spinge Gasperini ad alzare la voce per evitare disattenzioni fatali e chiede ai suoi di restare più compatti. Nessuna altra sbavatura, la Roma non riesce a sfondare e la Dea vola aggiudicandosi con merito lo spareggio Champions. (LaPresse)