MILANO – Grazie a una inedita doppietta su rigore di Bonucci, la Juventus si impone per 2-0 in casa della Lazio nel secondo anticipo della 13/a giornata di Serie A. Tre punti pesantissimi per i bianconeri, che agganciano proprio la Lazio al quinto posto con 21 punti a -4 dalla coppia composta da Inter e Atalanta. In zona Champions c’è ora anche la Juventus. All’Olimpico il ‘risultatista’ Allegri ha la meglio sul ‘giochista’ Sarri, grande ex della partita.
Il tecnico bianconero imposta una gara prettamente difensiva, lasciando alla Lazio il pallino del gioco per poi infilarla con micidiali contropiedi. A decidere però sono due rigori, il primo concesso con l’ausilio del Var. Il risultato sarebbe potuto essere anche più rotondo se la Juve avesse sfruttato le tante occasioni, soprattutto nella ripresa. La Lazio, invece, paga l’assenza di un punto di riferimento in attacco come Immobile. Di fatto Szczesny non è stato quasi mai impegnato.
Primo ko interno stagionale per la Lazio. Privi di Immobile e Dybala, Sarri e Allegri ridisegnano le formazioni. Nelle file biancocelesti gioca Pedro falso 9 con Felipe Anderson e Zaccagni ai lati. A metà campo confermato Luis Alberto mezzala. Nella Juve, Allegri risponde con Chiesa e Morata in attacco. A centrocampo c’è Rabiot spostato sul centrosinistra, con Cuadrado a destra. L’altra novità è nel ruolo di terzino sinistro, gioca Pellegrini con Alex Sandro in panchina.
Prima della partita toccante ricordo di Gian Piero Galeazzi sui maxischermi dell’Olimpico, il giornalista Rai recentemente scomparso era un grande tifoso laziale. Un commosso Immobile, invece, è stato premiato per il record di gol con la maglia della Lazio. Inizio di partita equilibrato e intenso all’Olimpico, con la Lazio a fare la partita e la Juventus ad attendere ma sempre pronta a ripartire. Dopo un quarto d’ora i bianconeri perdono per infortunio Danilo, vittima di uno scontro con Hysaj. Al suo posto Allegri manda in campo Kulusevski, abbassando Cuadrado sulla linea di difesa.
Dopo venti minuti di grande sofferenza, la Juventus passa alla prima occasione con Bonucci che al 23′ trasforma un calcio di rigore concesso dall’arbitro Di Bello con l’ausilio del Var per un fallo in area di Cataldi su Morata. La Lazio prova a reagire e si riversa nella metà campo bianconera, Milinkovic prova a caricarsi la squadra sulle spalle. Il serbo si rende pericoloso prima su punizione, poi con un destro centrale parato da Szczesny.
La Juve si difende e in contropiede prova a colpire ancora, come al 40′ quando Morata calcia alto in mezza rovesciata su cross di Cuadrado dalla destra. Bianconeri pericolosi ancora sul finire di tempo con Kulusevski, sventa Luiz Felipe. Nel secondo tempo la musica non cambia, Lazio all’attacco e Juve che riparte. Bianconeri pericolosi per primi con Kulusevski che non riesce a sfruttare un contropiede orchestrato da Chiesa. Poi è Reina ad anticipare Morata su un cross di Kulusevski da buona posizione.
Dopo poco più di un’ora di gioco, Sarri si gioca la carta Muriqi al posto di Zaccagni. La Lazio insiste e ora può provare a sfruttare anche la fisicità del centravanti kosovaro. Dentro anche Moro per Felipe Anderson. Allegri risponde con Kean al posto di un esausto Morata. L’attaccante azzurro è subito pericoloso, prima con un sinistro deviato in angolo su filtrante di Rabiot e poi con un colpo di testa a campanile di poco alto.
A dieci dalla fine si rivede la Lazio, con Muriqi che arriva in ritardo su una sponda di Milinkovic di testa a centro area. Ma è un fuoco di paglia, perché sul capovolgimento di fronte Chiesa si procura in contropiede un altro rigore per fallo netto di Reina. Dal dischetto Bonucci con freddezza concede il bis. Nel finale, i bianconeri sfiorano a più riprese anche il terzo gol con uno scatenato Kean. Reina evita il tracollo alla Lazio.(LaPresse)