ROMA – Niente festa e urli di gioia stavolta. Nello stadio dove conquistò tre mesi fa lo scudetto, il Milan si blocca sbattendo contro il muro del Sassuolo lasciando che siano gli altri a provare la minifuga in vetta. Al Diavolo è servito il miglior Maignan, artefice al 21′ di una parata capolavoro sul rigore di Berardi (uscito nella ripresa per infortunio), per prendersi un punto al ‘Mapei Stadium’ che serve quantomeno per smuovere la classifica.
Oltre, questo Milan con poca qualità e scarsa lucidità in fase di realizzazione, non è andato, non riuscendo causa un sostanzioso turn over, ad imporre gioco e ritmo con le seconde linee. E nei minuti finali non è bastato schierare le pedine migliori per sbloccare un match che ha sempre viaggiato sul filo dell’equilibrio, merito anche di un Sassuolo ben ordinato, attento, a tratti anche voglioso e coraggioso evitando però di esporsi troppo alle ripartenze rossonere.
Il match verrà però ricordato per il martedì nero di Berardi che a poche settimane dal suo rinnovo con i neroverdi, dopo aver sbagliato il rigore a metà del primo tempo, è stato costretto ad inizio ripresa ad uscire dal campo per un serio problema muscolare chje lo terrà òper diverse settiamne lontano dai campo. Ma questo campionato già molto compresso ha fatto un’altra vittima, Florenzi, anch’esso uscito dal campo per un guai muscolare sul finire della gara.
Pioli ha provato a portare a casa il risultato pieno cercando di fare riposare i suoi pezzi migliori. Ha lanciato Pobega e Kjaer dal primo minuto al rientro dopo nove mesi (si ruppe il legamento crociato nel corso della partita contro il Genoa dello scorso primo dicembre). Nel turn over rossonero ha dato spazio anche a Florenzi mentre sulla trequarti si è affidato alla coppia Saelemaekers e Brahim Diaz. Ma i risultati non si sono visti.
Il match parte subito con ritmi alti. Maggiore il possesso palla del Milan che chiude il Sassuolo, costretto a restare nella propria metà campo. Il Diavolo si affida alle accelerazioni di Leao che prima spreca un buona occasione dal limite dell’area calciando altissimo, poi prova a fare da sponda per Giroud senza fortuna. Il Diavolo insiste, sembra in grado di prendere in mano il match ma è il Sassuolo ad avere la grande chance per portarsi in vantaggio. Kyriakopoulos viene atterrato in area dal duo Florenzi-Saelemaekers, per l’arbitro Ayroldi non ci sono dubbi e il check del Var conferma il penalty.
Berardi dagli undici metri calcia forte alla destra di Maignan che si conferma portiere para rigori intuendo la traiettoria e respingendo il tiro dell’attaccante neroverde. Lo scampato pericolo suggerisce al Milan maggiore concentrazione e dinamismo ma il Sassuolo non si scompone e non si fa condizionare dall’errore da dischetto del suo attaccante che prova a ptrenddere oper mano la squadra. Alla conclusione di Kyriakopoulos che calcia al volo su una respinta corta di Florenzi, risponde Giroud che con un calcia al volo totalmente sbilenco spreca una buona occasione in contropiede dei rossoneri. Serve una scossa per dare un svolta al match ma la ripresa continua a svilupparsi in perfetto equilibrio.
Il Sassuolo è il primo reagire ma al 52′ perde Berardi, che esce dal campo in lacrime dopo un contatto in area con Hernadez. Il labiale e il suo pianto inconsolabile in panchina, una volta uscito dal campo, non promettono nulla di buono. Al suo posto Dionisi inserisce Defrel mentre Pioli dopo quasi un’ora di gioco decide di inserisce il miglior Milan, dentro De Katelaere al posto di Diaz, Tonali per Pobega e Messias per Saelemaekers. La partita infatti si è messa su un binario complicato per il Diavolo che ha bisogno di un guizzo dei suoi. Entra anche Adli per Giroud per dare una ulteriore scissa. Ma questo Milan poco lucido e incisivo non è nella serata giusta. Si prende il punto e ora guarda al derby.