MILANO – Fiumi di lacrime per l’addio di Lionel Messi al Barcellona. Nell’auditorium del Camp Nou è andata in scena la conferenza stampa a cui ogni tifoso blaugrana non avrebbe mai voluto assistere. Dopo oltre venti anni di successi, il fuoriclasse argentino, sei volte Pallone d’Oro, ha spiegato i motivi che lo hanno costretto a salutare la squadra della sua vita, quella con cui ha vinto tutto. Non a caso, prima dell’ingresso di Messi, nella sala sono stati messi in mostra in bella vista tutti i trofei vinti dalla Pulce a partire dalle quattro Champions League. All’esterno dello stadio centinaia di tifosi si sono assiepati nella speranza di vedere un’ultima volta il loro idolo, qualcuno gli ha anche lasciato lettere e biglietti appese ai cancelli. In platea presenti il presidente del Barcellona Joan Laporta, la moglie Antonella Rocuzzo e i giocatori della squadra con l’allenatore Ronald Koeman. Attesi anche alcune leggende del club, ex compagni di Messi, come Xavi Hernandez.
A mezzogiorno in punto, poi, Messi è salito sul palco visibilmente commosso prima ancora di prendere la parola. In lacrime, l’asso argentino è stato accolto da una prima ovazione a cui ne sono seguite altre durante la conferenza stampa. “Sono giorni che penso a questo giorno, a che cosa dire. La verità è che è difficile dopo così tanti anni. Dopo che ho trascorso tutta la mia vita qui. Non sono pronto a questo. Non è come avevo pensato”, ha esordito Messi. “Abbiamo passato tanti anni a Barcellona io e la mia famiglia. E’ stato bellissimo. Ora devo dire addio a tutto questo. Sono arrivato qui che ne avevo 13. Dopo 21 vado via con mia moglie, tre bambini catalano-argentini. Ho promesso loro che torneremo, questo è solo un arrivederci”, ha aggiunto. Quindi un pensieri per i tifosi: “Non ho mai immaginato un addio così. Avrei voluto farlo in campo per un’ultima ovazione dei tifosi. Abbiamo passato momenti buoni e meno buoni, ma ho sempre sentito il loro amore”. “Ho dato tutto per questa maglia”, ha ricordato commosso.
Terminato il suo discorso, è iniziata la conferenza vera e propria con una serie di domande sui motivi di questo doloroso addio e inevitabilmente su quello che sarà il suo futuro. “E’ stato fatto tutto il possibile, io volevo rimanere. Era la volontà comune di tutti ma come ha detto il presidente Laporta per i motivi della Liga non è stato possibile”, ha spiegato Messi. “Da parte mia non ho mai finto e non credo di aver dato false speranze ai tifosi”, ha aggiunto. “Dopo aver incontrato Laporta dopo la sua elezione ero abbastanza sicuro di restare, ma non è stato possibile. E’ andata così, ma non ci sono dubbi sulla mia volontà di restare”, ha detto ancora Messi. “Sento molta tristezza, questo è il club che amo. Non ho mai detto bugie, ho sempre detto tutto. L’anno scorso volevo andare via, questa volta no”, ha ribadito la Pulce.
Per quanto riguarda il suo futuro, Messi già domani dovrebbe volare a Parigi dove il suo entourage ha in programma un incontro con la dirigenza del Psg. “Sto lasciando il club della mia vita e cambierà tutto, ora dovrò ricominciare da zero. Sarà difficile ma riusciremo a farlo insieme, bisogna accettarlo e guardare avanti”, ha detto. “Il Psg? E’ una possibilità. Dopo il comunicato del Barcellona molti club si sono informati, ma al momento non c’è nulla di concluso. Ne stiamo parlando”, ha ammesso. “Al Barcellona sanno che voglio continuare a competere a livelli alti per vincere tutto. Sono gli ultimi anni della carriera e voglio passarli allo stesso modo. Tutti sanno che sono fatto così”, ha dichiarato ancora Messi. “Per cui è scontato che andrò in club che possa competere a livelli alti, questa è la mia intenzione”, ha aggiunto. Infine Messi non si è sbilanciato su quanti anni giocherà ancora. “Non lo so, dipende da come starò e da come risponderà il mio fisico. Per fortuna non ho mai avuto infortuni gravi, continuerò fino quando potrò. Poi tutto finisce, ma è difficile da dire. Fino a quando sarà possibile proverò a fare tutto al meglio”, ha concluso il sei volte Pallone d’Oro.
di Antonio Martelli