ROMA – “Noi dobbiamo avere un giusto equilibrio. Quando ci sono momenti belli come questo l’euforia sale molto. Noi dobbiamo avere un serbatoio emozionale in modo che quando questa euforia sale molto bisogna toglierla, metterla nel serbatoio e usarla quando ci saranno momenti in cui le cose non andranno bene. Ci sono ancora tantissime partite e non ci può essere un ascensore emozionale Con i ragazzi parlo sempre di questo, serve equilibrio. La classifica è corta. Se fai un paio di risultati negativi ritorni più giù. Per questo bisogna pensare partita per partita”. Così Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, alla vigilia del match contro la Fiorentina.
Sulle condizioni di Arnautovic ha aggiunto: “Per domani non ci sarà, sente ancora fastidio. Gli esami hanno dimostrato che non si è stirato ma sente dolore. Per noi è un giocatore importante, preferisco fargli saltare una partita ed essere disponibile per le prossime sfide. Vediamo, adesso abbiamo cose più importanti cui pensare”, ha aggiunto. “Gioca Barrow al suo posto? Non so, vediamo, c’è lui, Santander, Orsolini, Sansone. Arnautovic non si può sostituire per caratteristiche ma non sono preoccupato. Marko lo abbiamo perso subito con la Roma e si è vinto. I ragazzi sono stati bravi, serve concentrazione e intensità, chi gioca farà bene perché ci siamo allena bene e c’è una bella atmosfera. Dobbiamo cavalcare l’onda mantenendo equilibrio e testa fredda. Ambizione? Stiamo dimostrando una crescita, c’è un gruppo maturo e di personalità, i risultati si vedono. Si può sempre crescere e migliorare ma non lo si può fare all’infinito. Noi abbiamo ancora margini di miglioramento”, ha spiegato.
Sul prossimo avversario Mihajlovic ha le idee chiare: “Loro giocano a ritmi alti ma anche noi. Sicuramente ci aspetta un’altra partita rispetto alla Roma. Sono più intensi e aggressivi rispetto a Roma e Lazio. Come in tutte le cose ci sono pregi e difetti, quindi correranno dei rischi e noi dovremo essere concentrati in fase difensiva cercando poi di fare male sui loro difetti. Come poter attaccare? Dipende anche dagli avversari, sappiamo ad esempio che Barrow è più bravo ad attaccare la profondità che difendere la palla”.
(LaPresse)