MILANO – “Prima di tutto faccio i complimenti a un allenatore che secondo me è da Panchina d’oro. Ha fatto metà stagione epica, riuscendo a fare quello che ha fatto con una squadra che era in grande difficoltà. Complimenti a Nicola. Come sempre mi aspetto, essendo la prima gara di campionato, che coinvolge sempre un aspetto emozionale duro e difficile da gestire, che sarà difficile. Contro una squadra che ha speso una cosa come 40 milioni, ha dieci nuovi giocatori ed è diventata fortissima. Ho la consapevolezza che sarà una partita difficile”. Lo ha detto il tecnico della Roma, Josè Mourinho, nella conferenza stampa della vigilia di Salernitana-Roma.
“Forse avevamo bisogno di qualcosa in più per affrontare gli imprevisti della stagione, ma con 7 milioni abbiamo preso cinque giocatori straordinari e la società ha fatto un grande lavoro, non posso che essere grato”.
“La seconda stagione – ha aggiunto – significa avere più tempo per lavorare, più consapevolezza. Si capisce anche meglio la cultura calcistica, quando, come ho fatto finora, si cambia spesso Paese. Nella seconda stagione di solito ci sono le condizioni per fare meglio. La verità è però che in Europa per fare meglio dobbiamo vincere l’Europa League e nell’Europa League ci sono società che hanno un potenziale economico enorme. Ma andiamo lì per cercare di fare il meglio possibile. In campionato abbiamo chiuso sesti, e finora la nostra rosa è migliorata. Ma anche quella degli altri e per questa ragione mi stupisce che si parli di noi in un modo in cui non si parla degli altri, dicendo che la Roma è da scudetto. Lo capirei se ci fossero 18 scudetti, perché solo Sampdoria e Lecce hanno speso meno di noi sul mercato. La Lazio ha speso 39 milioni, anche loro sono candidati allo scudetto? Parlare solo di noi mi sembra vendere un prodotto non reale. Il nostro scudetto già vinto è quello dell’amore con i tifosi, la loro passione è il nostro scudetto”.
“Questa – ha detto tra l’altro il tecnico portoghese – è una squadra di ragazzi seri, che hanno lavorato al massimo fin dal primo giorno e hanno giocato le amichevoli con l’obiettivo di migliorarsi”. “La difesa a quattro è una cosa su cui si deve lavorare, noi abbiamo sempre lavorato sulla difesa a tre, più adatta alle caratteristiche dei nostri giocatori. Ci siamo dati una direzione determinata. Quest’anno sono arrivati altri giocatori, abbiamo la possibilità di giocare a quattro, ma per fare questo tipo di trasformazione dobbiamo fare un lavoro. Non voglio nascondere che abbiamo qualche limite, ma abbiamo anche grande potenziale e spero che possiamo essere capaci di gestire e di non fare errori come lo scorso anno, di sentirci forti, dominatori, capaci di comandare le partite”.
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