TORINO – L’Empoli ci ha preso gusto e dopo l’Allianz Stadium conquista anche il ‘Maradona’. I ragazzi coraggiosi di Andreazzoli stendono il Napoli con un gol, fortunoso, di Cutrone che condanna Insigne e compagni alla seconda sconfitta di fila, la terza nelle ultime cinque partite.
Se la rete dei toscani a metà ripresa è fortuita non lo è di certo la grande prestazione sfoderata dagli ospiti, sempre in partita e bravi a rispondere colpo su colpo all’avversario, che può recriminare per le decisive parate di Vicario e per i due legni colpiti, uno da Elmas nel primo tempo e un’altro da Petagna subito dopo aver incassato l’1-0. L’orchestra di Spalletti cade ancora dopo la sconfitta con l’Atalanta e sembra essersi smarrita rispetto a inizio stagione.
Al netto dei rientri di Insigne e Anguissa, le assenze prolungate di Koulibaly e Osimhen stanno iniziando a farsi sentire. La vetta resta a portata di mano, ma intanto dopo aver guidato la classifica il Napoli si ritrova, quasi improvvisamente, quarto. E all’orizzonte c’è lo scontro diretto con il Milan che, a questo punto, diventa fondamentale per capire che tipo di campionato faranno gli azzurri. Spalletti recupera Insigne e Anguissa per la panchina e davanti si affida a Mertens, con la conferma di Ounas come sotto punta con Lozano ed Elmas sugli esterni.
Dalla parte opposta Stulac vince il ballottaggio su Ricci, davanti Pinamonti-Cutrone compongono il tandem offensivo. I padroni di casa partono in sordina, ma dopo venti minuti di studio aumentano decisamente i giri del motore, in coincidenza dell’ingresso in campo di Insigne per Zielinski, fermato da problemi respiratori. La squadra di Spalletti – in tribuna per scontare la seconda giornata di squalifica – si affida soprattutto a conclusioni dalla distanza, da Mertens a Elmas, il più pericoloso con un tiro morbido a scendere che scheggia la traversa.
I toscani comunque fanno il loro gioco senza timori reverenziali e quando possono attaccano a ranghi completi. Poco dopo la mezz’ora squillo di Bajrami, che calcia sull’esterno della rete raccogliendo il suggerimento sulla fascia opposta di Henderson. La gara si accende e il finale di frazione sorride al Napoli, ma Vicario è reattivo sulla conclusione – centrale – di Lozano – mentre il tiro a giro di Insigne si spegne di un soffio sul fondo.
Il copione del match non cambia nella ripresa
Il Napoli fa la partita, l’Empoli spavaldo non si tira indietro e sceglie di difendersi nell’arma che predilige, attaccare. Vicario si esalta sul tentativo di Di Lorenzo, dalla parte opposta palla in verticale di Stojanovic per Cutrone, murato da Ospina. Dopo un gol annullato per fuorigioco a Juan Jesus Spalletti ribalta la squadra inserendo in un colpo solo Petagna, Politano e Anguissa. L’ex Inter è subito pericoloso con un sinistro da fuori che Vicario controlla agevolmente.
Poco dopo arriva la svolta. Su corner per l’Empoli Anguissa allontana di testa, la palla finisce sulla nuca di Cutrone e prende una traiettoria che beffa Ospina. I padroni di casa non si scomponono e reagiscono con forza, ma la dea bendata non assiste Insigne e compagni: due minuti dopo il gol beffa Petagna si gira bene dal limite e calcia verso l’angolino, trovando il palo. L’assedio finale dei campani è confuso e produce poco o nulla, se non due ennesimi problemi fisici a Mario Rui ed Elmas. L’Empoli sbanca il ‘Maradona’, il Napoli si lecca le ferite e incassa una sconfitta che fa male.