Calcio Nazionale, Bernardeschi: “Siamo giovani e forti, crediamo in noi stessi”

"Della mia Juve che ha battuto l'atletico Madrid vorrei portare in nazionale la consapevolezza di essere forti, perché lo siamo e ci dobbiamo davvero credere ogni giorno. Siamo giovani ma pieni di talento e forti. Dobbiamo puntare sempre su noi stessi e il compagno che abbiamo a fianco".

Foto Alfredo Falcone - LaPresse

FIRENZE – “Della mia Juve che ha battuto l’atletico Madrid vorrei portare in nazionale la consapevolezza di essere forti, perché lo siamo e ci dobbiamo davvero credere ogni giorno. Siamo giovani ma pieni di talento e forti. Dobbiamo puntare sempre su noi stessi e il compagno che abbiamo a fianco”. Lo ha detto Federico Bernardeschi, oggi a Coverciano, dove la nazionale di Roberto Mancini sta preparando le prime due partite del girone di qualificazione a Euro 2020, il 23 marzo a Udine contro la Finlandia e il 26 marzo a Parma contro il Liechtenstein. Secondo l’attaccante della Juventus, “qualcosa questa nazionale l’abbiamo già fatta intravedere: nelle quattro partite precedenti abbiamo fatto notevoli passi in avanti, mostrando un bel gioco, divertendoci in campo e facendo divertire i tifosi. Dobbiamo ancora prendere l’esperienza che ci manca, ma questa è la strada giusta per affrontare un Europeo nel migliore dei modi”.

Il problema

 Il problema resta il gol. L’Italia di Mancini crea tanto ma segna poco. “E’ vero – ha ammesso Bernardeschi – ma sono sicuro che alla fine, creando sempre tanto, i gol arriveranno. A questo stiamo lavorando con il mister”. Una nazionale giovane ma che è piena di talento. “Credo che ci siano giocatori oltre la media – ha aggiunto -, tantissimi talenti che però vanno aspettati e non vanno subito giudicati: ai giovani si deve dare il tempo di sbagliare e crescere. Compito di noi più esperti è far sentire meno la pressione della maglia azzurra e dell’esordio contro la Finlandia, pressione che però fa parte del gioco ed è giusto averla anche perché la magli azzurra è importante. Adesso i giovani forti li abbiamo e stanno venendo fuori. Il futuro dell’italia speriamo sia sempre più roseo e pieno di talenti”.

LaPresse

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