Calcio, pareggio della Samp al debutto di Ranieri, la Roma frenata dagli infortuni

Nessun graffio, emozioni rare come perle e poca voglia di farsi del male. Anche perchè per la Roma ci pensa la jella. Tra i giallorossi e la Samp del suo ex Ranieri vince la noia e un sostanziale equilibrio che genera uno 0-0 più utile alla causa blucerchiata

Foto Luciano Rossi/AS Roma/ LaPresse

MILANO – Nessun graffio, emozioni rare come perle e poca voglia di farsi del male. Anche perchè per la Roma ci pensa la jella. Tra i giallorossi e la Samp del suo ex Ranieri vince la noia e un sostanziale equilibrio che genera uno 0-0 più utile alla causa blucerchiata in attesa di tempi migliori che non alla Roma che smuove la classifica ma lascia altri punti per strada per la corsa Champions. La Roma, segnata da una serie di infortuni che hanno costretto ad un cambio già dopo neanche 8′ minuti (out Cristante) e a far giocare per un tempo intero Dzeko nonostante l’infortunio allo zigomo al posto di Kalinic (botta al ginocchio), ha provato solo nei primi venti minuti della ripresa a farsi pericolosa senza però mai trovare lo spunto per l’ultimo passaggio. ‘Colpa’ di una Sampdoria composta, equilibrata, ben disposta in campo e capace di non prendere reti dopo averne subiti 16 in 7 partite. Per ranieri un bel compleanno (oggi compie 68 anni) nel suo debutto al Ferraris, per Garcia una Roma che finisce per essere troppo condizionata dagli infortuni.

Le compagini

Al posto di Dzeko, che nonostante la frattura allo zigomo parte dalla panchina, Garcia fa entrare dal primo minuto Kalinic, supportato dal trio Florenzi-Zaniolo- Kluivert. Cristante stringe i denti e occupa il suo posto in mezzo al campo al fianco di Veretout. Confermata la linea difensiva vista con il Cagliari (Spinazzola-Mancini-Smalling-Kolarov). Ranieri bada all’essenzialità, facendo tornare la Samp a una linea difensiva a quattro (con la coppia centrale Murillo-Colley). In attacco, spazio al tandem Quagliarella-Gabbiadini, mentre a centrocampo si registra il debutto dal primo minuto del nuovo arrivato Bertolacci al fianco di Vieira.

La partita

Il match nel primo tempo fila via senza emozioni. Effettuati solo tre tiri e nessuno nello specchio della porta. Un piccolo record a favore della noia. La Roma segnata da una serie di infortuni è costretta dopo neanche sei minuti ad un cambio: fuori Cristante, vittima di un problema inguinale, e dentro Javier Pastore. La Samp si dimostra molto compatta e ben equilibrata con i trequartisti giallorossi che non riescono a trovare spazio tra le linee di difesa e centrocampo avversarsie. La formazione di Garcia infatti riesce ad avvicinarsi dalle parti di Audero solo al 29′ con una serie di cambi di campo ma poi Kolarov dosa male l’ultimo cross al centro dell’area e una delle poche azioni pericolose sfuma. Ci prova poi Mancini al 36′ che si proietta in avanti in un’azione d’angolo, riceve la sfera e prova a calciare non trovando il pallone ma il piede di Bereszynski finendo a terra dolorante: solo una botta e nulla di più. Ma i problemi fisici per la Roma non finiscono qui perché a fine primo tempo Kalinic è costretto a lasciare il campo per un dolore al ginocchio a causa dei postumi di uno scontro di gioco con Murillo e Garcia fa scendere in campo Dzeko, costretto a giocare con la mascherina per proteggere lo zigomo operato.

Il secondo tempo

Nella ripresa la Roma prova ad affondare, l’azione offensiva si fa più insistita con Veretout spina nel fianco destro della Samp in almeno due occasioni. Florenzi calcia altissimo su un calcio d’angolo dopo una bella azione di Mancini autore di un insidioso cross basso per Dzeko. Alla Roma manca la voglia di rischiare e un po’ di coraggio nonostante venti minuti a senso unico. La Samp, con un’ottima organizzazione senza possesso palla, si limita ai contropiede e al 62′ si fa pericolosa con Quagliarella che lancia Depaoli a cui sbarra la strada Smalling. Al ’69Lopez è costretto ad una deviazione su tiro al volo da fuori area di Depaoli. La Roma continua con il suo gioco poco incisivo concedendo anche più di un’azione alla Samp artefice di almeno due imbucate che mettono in difficoltà la difesa giallorosa. Al ’79 arriva il primo tiro nello specchio per la Roma effettuato da Dzeko che centralmente noin impensierisce Audero. La migliore palla gol della partita è all’80’ con Pastore che da fuori area calcia un sinistro velenoso che costringe Audero ad una parata in angolo impegnativa. All’86 Roma in dieci per un rosso a Kluivert per doppia ammonizione e la Samp alza il ritmo tentando il colpaccio con Bonazzoli con un tiro forte e teso che impegna Lopez in angolo. La squadra di Ranieri esce a testa alta, la Roma deve soprattutto risolvere il problema numero uno: quello dei troppi infortuni che stanno segnando la stagione.

LaPresse

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