MILANO – “Non sono pentito, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro e che non sia stato fatto nulla di male, giuridicamente o moralmente”. Gerard Piqué, difensore del Barcellona, ha così risposto in merito alla vicenda Supercoppa. Il quotidiano El Confidencial ha rivelato, con tanto di intercettazioni, l’accordo tra il presidente della Federcalcio spagnola Rubiales e la società Kosmos di Piqué per portare la Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita: un affare accompagnato da commissioni milionarie. “Sono molto orgoglioso di questo accordo perché per il calcio spagnolo è un accordo importante, totalmente legale e secondo me non c’è conflitto di interessi”, ha spiegato il blaugrana nella conferenza stampa in diretta sul suo canale Twitch, in cui ha risposto alle domande degli oltre 40 media collegati.
“Quello che non ho intenzione di fare è prendere decisioni in base a ciò che la gente può pensare. Non ho nulla da nascondere”, ha proseguito. “Abbiamo ottimi collegamenti in Medio Oriente e l’Arabia Saudita ci ha detto che voleva portare le competizioni calcistiche nel loro paese. Abbiamo deciso di parlare con Rubiales per vedere se potevano essere interessati a trasferirsi la Supercoppa fuori dalla Spagna. Anche noi di Kosmos abbiamo proposto di cambiare il format. Guardandolo in prospettiva, è stato un successo”. Il centrale ha sottolineato che “qui l’unica cosa illegale è che alcuni audio privati sono stati presi e fatti trapelare alla stampa. È una notizia uscita in 2019 e allora non era una notizia. Ora, nel 2022, è diventata una notizia. Non c’è bisogno di essere furbi per capire chi c’è dietro”.
(LaPresse)