NAPOLI – Al Napoli servivano i tre punti per non perdere altro contatto con il treno delle prime. E sono arrivati, insieme alla ‘resurrezione’ di Milik che con una doppietta su appena due palle toccate ha firmato la vittoria degli azzurri sul Verona. Ma è stata una partita dura, molto più complicata di quello che dice il punteggio piuttosto netto. Ancelotti cambia ancora tutto e schiera per la prima volta titolare quest’anno il tedesco Younes. Prima punta proprio il polacco che arrivava da un periodo difficile, fatto di ‘polveri bagnate’ e tante contestazioni.
Inizio partita quasi totalmente di marca scaligera
I gialloblu sono pericolosi e Koulibaly è costretto a farsi ammonire dopo appena tre minuti di gioco. Il Napoli prova ad imbastire qualche manovra, ma sono gli uomini di Juric a farsi molto pericolosi. Intorno al ventesimo minuto, il portiere azzurro Meret deve salvare su tre tiri consecutivi di Stepinski, Faraoni e Lazovic per mantenere inviolata la sua rete. E non è l’unica occasione dei veneti al San Paolo in un primo tempo davvero intenso, dove Amrabat e Veloso confermano la grande tenuta già dimostrata in altre gare. I ragazzi di Ancelotti sembrano ancora quelli spenti del doppio “pareggio ad occhiali” prima in Belgio in Champions e poi a Torino contro i granata. Stavolta però c’è un Milik in più e che soprattutto non sbaglia davanti alla porta. È proprio l’attaccante polacco a segnare al 37’ su un preciso crosso al centro di Fabian Ruiz.
Il 99 partenopeo ci mette il sinistro e ribadisce in rete
La punta si è sbloccata e l’abbraccio con Mertens partito dalla panchina la dice lunga. Ma il Verona non si arrende e già prima dell’intervallo ci prova. Un moto perpetuo che continua anche nella ripresa. Il Napoli di Ancelotti ormai non ha più nulla di quello spumeggiante di Sarri e dal “dopo-Liverpool” è costretto a portare molta legna, concedendo però tante palle gol agli ospiti. Juric non ha paura e butta dentro il giovanissimo centravanti Salcedo e poi Di Carmine, mentre Ancelotti inserisce l’altro polacco Zielinski per Younes.
Il 2-0 arriva al 67’ su calcio piazzato conquistato dal centrocampista
Batte Insigne, un altro che aveva voglia di rivincita, ed è perfetto l’assist ancora per Milik che da due metri “spacca la porta” di sinistro. Comincia poi la giostra dei cambi. Juric non si arrende e inserisce anche Tutino, mentre per i padroni di casa cambia l’attacco con Mertens e Llorente al posto di Insigne e Milik. Proprio il belga sfiora il 3-0 colpendo un palo interno che gli toglie la gioia di raggiungere Maradona al secondo posto della classifica dei bomber di sempre del Napoli.
I gialloblu sono un moto perpetuo e anche nel finale sfiorano due volte la rete che avrebbe potuto riaprire la partita e che probabilmente avrebbero meritato. Il Napoli vince, ma – come si diceva una volta – non convince anche se si assicura tre punti pesanti visto il periodo complicato. (LaPresse)