ROMA – “I ragazzi li sento molto vicini, poi a volte si può dare tanto e non sempre ci si riesce, come nella vita. Adesso, più che loro a dare qualcosa a me, devo essere io bravo a dare qualcosina in più a loro. E’ il mio lavoro”. Così Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, alla vigilia del match con il Genoa commenta il delicato momento che attraversa la squadra giallorossa. “Quale sarebbe la circostanza ultima per un passo indietro? Personalmente sono abituato ad affrontare le cose, e non a scappare”, ha chiarito il tecnico in conferenza stampa. “Il rispetto per un lavoro e una maglia è guardare le persone negli occhi ed affrontarle. E questo non mi manca.
ha aggiunto
Dai tifosi mi aspetto sostegno, abbiamo bisogno di loro. E ho ricevuto messaggi di sostegno e grande vicinanza dai tifosi veri, per quello che sono e che ho rappresentato. Al di là del fatto di essere l’allenatore della Roma, sono ‘DiFra’, chiamatemi come volete. Io sento il dovere di poter dare ancora qualcosa a questa squadra”. La partita di domani “rappresenta il pensiero di andare a vincere una partita importante, dev’essere un nuovo inizio, una ripartenza”. “Siamo sempre messi tutti, giustamente, in discussione, è dalla gara con il Milan che il mister lo è. Fa parte del nostro lavoro, va affrontato tutto nel modo giusto”, ha spiegato il tecnico in conferenza stampa. “Bisogna caricare la partita, ma non troppo, dal punto di vista emotivo”.
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