MILANO – Una Roma cinica espugna il campo dell’Atalanta nell’anticipo della 18/a giornata di Serie A e riapre la lotta per un posto in Champions League. Il 4-1 finale non ammette repliche, la squadra di Mourinho ha meritato grazie ad una prova tutto cuore e concretezza. L’Atalanta continua invece a fare fatica davanti ai propri tifosi, dove tra campionato e Champions sono già arrivate diverse battute d’arresto. Una sconfitta che fa scivolare i nerazzurri orobici a -6 dall’Inter capolista e a -2 dal Milan, impegnato domani contro il Napoli. La Roma invece sale a quota 31 punti, portandosi a -6 proprio dall’Atalanta e a -4 dal Napoli nella corsa per il quarto posto. Protagonista assoluto della partita Tammy Abraham, l’attaccante inglese firma una doppietta che lo porta a quota 6 centri in campionato. Ma le buone notizie per Mourinho arrivano anche da Niccolò Zaniolo, che trova il primo gol stagionale e si conferma in costante crescita di condizione. Il gol forse più importante, però, è il secondo consecutivo di Smalling che arriva proprio nel momento in cui l’Atalanta sembrava dovesse pervenire al pareggio da un momento all’altro. Ai nerazzurri non basta il gol di Muriel, partito ancora dalla panchina ma sempre determinante.
Nell’Atalanta, Gasperini schiera in attacco Zapata con Pasalic e Ilicic a supportarlo. Sulle fasce ci saranno Hateboer a destra e Pezzella a sinistra. Nella Roma, Mourinho ritrova in difesa Mancini e Zaniolo al fianco di Abraham in attacco. Per il resto tutto confermato nel 3-5-2, con Mancini, Smalling e Ibanez davanti a lui, Karsdorp e Vina esterni. A centrocampo Veretout e Mkhitaryan al fianco di Cristante. Sempre assente per infortunio Lorenzo Pellegrini. Prima della partita qualche scaramuccia tre le due tifoserie, ma per fortuna senza conseguenze. Da segnalare che l’Atalanta ha rinunciato a scendere in campo con la maglia celebrativa del Natale, dopo la polemica con i tifosi perchè lo skyline raffigurato non sarebbe stato quello di Bergamo ma bensì di Torino.
Pronti via e dopo due minuti la Roma passa in vantaggio con Abraham, bravo ad approfittare di una dormita della difesa e a battare Musso al termine di una azione personale travolgente. Colpita a freddo l’Atalanta fatica a reagire, la squadra di Mourinho prova ad approfittarne in contropiede con Zaniolo. Scampato il pericolo, i nerazzurri iniziano a premere e si rende più volte pericolosa prima con Zapata e poi con Djimsiti. Proprio nel momento di massima pressione atalantina, la Roma trova il raddoppio poco prima della mezzora con un micidiale contropiede orchestrato da Zaniolo e Veretout, concluso dal giovane talento italiano con un sinistro rasoterra sul primo palo. Sotto di due reti Gasperini prova a correre ai ripari inserendo Muriel in attacco al posto di Djimsiti. La difesa passa a quattro con Toloi e Pezzella esterni. Proprio il neo entrato attaccante colombiano accorcia le distanze al 46′ con un destro potente dal limite dell’area deviato inavvertitamente da Cristante alle spalle di Rui Patricio.
Alla ripresa altro cambio nell’Atalanta, entra Malinovskyi al posto di Ilicic in avanti. I ragazzi di Gasperini iniziano a spingere, con la Roma costretta a difendersi nella sua metà campo. Primo brivido dopo appena quattro minuti con una punizione mancina proprio di Malinovskyi, deviata in angolo da Rui Patricio. L’Atalanta trova il pareggio con Palomino, lesto a deviare in rete un corner calciato da Malinovskyi e spizzato da Zapata. Il VAR però lo annulla per una posizione di fuorigioco. E’ invece in posizione regolare Smalling al 72′ quando in spaccata firma il 3-1 su calcio piazzato dalla trequarti. Chirurgica la squadra di Mourinho, capace di colpire sempre nel momento migliore dell’avversario. L’Atalanta come un pugile alle corde barcolla e alla fine crolla al tappeto all’81’ quando ancora Abraham in contropiede firma la rete del definitivo 4-1.
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