MILANO– E alla fine anche la Spal ha ceduto alla tentazione di cambiare allenatore, ultima mossa disperata nel tentativo di stravolgere un destino che la vede fortemente indiziata alla retrocessione. La proprietà emiliana ha deciso di sostituire Leonardo Semplici, in bilico da settimane, dopo la pesante sconfitta interna di domenica all’ora di pranzo contro il Sassuolo. Si tratta del dodicesimo avvicendamento in panchina in Serie A (nessuno ha fatto ‘meglio’ in Europa) in una stagione particolarmente ricca di esoneri. La rete di testa di Boga realizzata al 90′ ha di fatto scritto la parola fine a un’avventura durata oltre cinque anni, spezzando uno dei binomi più solidi del nostro campionato. Arrivato nel dicembre 2014 dopo l’esperienza alla Primavera della Fiorentina, Semplici è stato uno degli artefici del miracolo Spal, portata nuovamente in A, dove mancava dal 1968, con un doppio salto dalla Lega Pro alla massima serie. Nei due anni seguenti l’allenatore toscano si è poi confermato traghettando il gruppo verso due – tutto fuorché scontate – salvezze consecutive.
Questa stagione invece gli emiliani hanno faticato fin dall’inizio. Anche per una campagna acquisti che ha visto partire il giocatore simbolo, Manuel Lazzari, senza che la rosa fosse rinforzata a dovere. Semplici, che nonostante le difficoltà e gli scarsi risultati ottenuti sul campo ha sempre mostrato di avere il gruppo dalla sua parte, lascia la Spal all’ultimo posto in classifica con 15 punti raccolti in 23 partire. Toccherà a Luigi Di Biagio, alla prima avventura in assoluto in un club dopo l’esperienza all’Under 21, il non semplice compito di provare a rimettere in sesto una squadra lontana sette punti dalla salvezza e capace di vincere appena quattro gare da inizio campionato. Il tutto considerando che la società di Ferrara è attesa sabato dalla cruciale sfida contro il Lecce, un autentico dentro o fuori. E per la prima volta da un lustro a questa parte non ci sarà Semplici a guidarla dalla panchina.
Di Alberto Zanello