BERGAMO – A Capodanno mancano ancora nove giorni, ma l’Atalanta tira già fuori i fuochi d’artificio per chiudere il 2019. La Dea delle meraviglie umilia il Milan calando il pokerissimo nell’anticipo dell’ora di pranzo: per i rossoneri, la peggior sconfitta stagionale. Panettone indigesto per Pioli, che sperava di dare continuità ai quattro risultati utili consecutivi. Ma la differenza tra le due formazioni emerge tutta. Al Gewiss Stadium è un Diavolo impalpabile e mai in partita, che affonda sotto i colpi dei padroni di casa protagonisti di un autentico show. A segno il ritrovato Papu Gomez, Pasalic, Ilicic con una doppietta e Muriel. L’Atalanta si rialza dopo il ko con il Bologna e si rimette in marcia Champions, scavalcando il Cagliari al quinto posto e mettendo la Roma nel mirino. Il Milan resta a quota 21 e vede l’Europa sempre più lontana.
La Partita
Gasperini lascia inizialmente in panchina Muriel e si affida a Ilicic in versione falso nueve, con Malinovskyi e Gomez. Pioli sceglie Leao, che vince il ballottaggio con Piatek nel tridente con Suso e Calhanoglu. In difesa Rodríguez rileva lo squalificato Hernandez. Avvio aggressivo e primo squillo dei bergamaschi, di verde vestiti, con un destro di Ilicic, respinto da Donnarumma. Dopo dieci minuti i tempi sono già maturi per il vantaggio: sale in cattedra Gomez, che si accentra, si libera di Conti e scarica un bolide che non lascia scampo al portiere rossonero. Applausi a pioggia dal pubblico del Gewiss Stadium, che assiste a una prima mezz’ora impressionante da parte della sua squadra. La Dea infatti non si ferma e avanza a testa bassa, andando vicinissima al raddoppio con un destro dal limite di Pasalic, fermato dalla parte alta della traversa. Quindi ci prova Ilicic, ma la sua conclusione non crea troppi problemi a Donnarumma. Segnali di vita sul pianeta Milan, concessi da un’Atalanta impegnata a rifiatare, arrivano con un blitz di Musacchio, che incorna debolmente una punizione di Suso. Poi Rodriguez prova il mancino dal limite che non centra lo specchio. Riprende lo show dei bergamaschi con un sinistro di Ilicic sventato da Donnarumma.
Il secondo tempo
Nell’intervallo Pioli muove le sue pedine: Rodriguez resta negli spogliatoi, in campo Calabria. Il canovaccio però non muta nella ripresa. La squadra di Gasperini mantiene l’iniziativa, le conclusioni di Castagne e Malinovskyi non inquadrano lo specchio. La Dea raddoppia con Pasalic, che insacca su un tiro-cross di Gosens (61′). Pioli si gioca la carta Piatek richiamando Bonaventura. Tutto inutile perché i bergamaschi calano il tris con Ilicic, che sugli sviluppi di una ripartenza penetra in area e trafigge Donnarumma con un destro semplicemente imparabile. Milan tramortito e incapace di reagire. E arriva il quarto gol atalantino, firmato ancora da un Ilicic in stato di grazia: lo sloveno pennella una conclusione a giro che manda il pallone all’incrocio (72′). Gasperini concede la standing ovation al numero 72, in campo si rivede Muriel. La Dea continua a regalare spettacolo, Castagne ci prova a botta sicura su traversone di Gosens: Donnarumma prima e Conti poi salvano. Il portiere rossonero però poco dopo contribuisce al pokerissimo atalantino: il nuovo entrato Muriel timbra il cartellino brucia in velocità Musacchio e salta l’incerto Gigio, insaccando a porta vuota (83′).
Il finale è scandito dagli ‘olè’ del pubblico di casa. Nelle file del Diavolo entra Castillejo per Suso, Donnarumma prova a riscattarsi negando a Gosens quello che sarebbe stato il sesto gol. Applausi per le uscite dal campo del Papu e del tedesco, rimpiazzati da Freuler e Hateboer. Ma i complimenti vanno all’intera squadra e, ovviamente, per il direttore di questa orchestra che continua a stupire con le sue sinfonie: Gian Piero Gasperini. Ben altro stato d’animo in casa di un Milan che archivia nel peggiore dei modi un 2019 amarissimo. Non sarà il buon Natale sperato da Pioli, che ora attende i regali sotto l’albero in arrivo dal mercato. Sempre che bastino.
LaPresse