MILANO – Inizia con una sconfitta l’avventura di Marco Giampaolo sulla panchina del Milan. Alla Dacia Arena di Udine, rossoneri battuti per 1-0 da un’ottima Udinese. Gara decisa da un gol di testa dell’esordiente Rodrigo Becao (primo centro in carriera) nella ripresa, la squadra di Tudor è sembrata più in palla e alla fine ha portato a casa tre punti preziosi.
Milan da rivedere, apparso ancora lontano da quello che ha in mente Giampaolo. Soprattutto a centrocampo, i rossoneri sono apparsi troppo morbidi e nonostante la buona volontà di Paquetà sono stati per lunghi tratti sovrastati dalla maggior fisicità degli avversari. L’esperimento di Suso trequartista non ha convinto appieno, lo spagnolo si è reso pericoloso soltanto nel finale quando è stato spostato a destra. Prosegue il digiuno di Piatek, impalpabile in avanti dove c’è da dire che ha ricevuto pochi palloni. La speranza, per i tifosi rossoneri, è che l’inserimento dei nuovi acquisti sia il più rapido possibile perchè altrimenti le prospettive non sono delle migliori.
Giampaolo va sul sicuro e per la ‘prima’ ufficiale sulla panchina del Milan si affida alla ‘vecchia guardia’ lasciando in panchina tutti i nuovi acquisti. Il tecnico rossonero schiera un 4-3-1-2 con Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa. A centrocampo Borini (nell’insolito ruolo di mezzala), Calhanoglu in regia e Paquetà. Suso è il trequartista alle spalle di Piatek e Castillejo. Nelle file dell’Udinese, invece, Tudor lascia in panchina un De Paul ancora non al meglio, schierando Pussetto in avanti al fianco di Lasagna.
Dopo un quarto d’ora di studio, l’Udinese sfiora il vantaggio con un quasi autogol di Borini che per poco non beffa Donnarumma con un maldestro intervento di testa su traversone di Stryger-Larsen. La squadra di Tudor, come il suo allenatore quando giocava, è sempre pericolosa sulle palle alte e Donnarumma è spesso costretto agli straordinari in uscita.
Milan in difficoltà soprattutto a centrocampo, dove in particolare Calhanoglu e Paquetà appaiono un po’ leggeri contro la fisicità della mediana friulana. Poco prima della mezzora, occasione per Piatek che ruba palla a Troost-Ekong e si invola verso la porta di Musso. Provvidenziale il recupero del difensore olandese che in scivolata ferma il bomber polacco rischiando il rigore. Con il passare dei minuti cresce la squadra di Giampaolo, pericolosa prima dell’intervallo con Calhanoglu e Romagnoli. Ma è troppo poco.
Come nel primo tempo, anche nella ripresa è l’Udinese a partire meglio
Friulani pericolosi con una percussione di Fofana con tiro dal limite parato in due tempi da Donnarumma. Replica rossonera prima con un destro alto di Borini, poi con un diagonale dal limite di Paquetà di poco fuori. A mezzora dalla fine Giampaolo manda in campo Kessie al posto di Borini per dare maggior vigoria al centrocampo, dove Fofana e Jajalo sono a tratti incontenibili.
Fiulani ancora vicini al gol con un colpo di testa di Lasagna di poco fuori, su cross di Pussetto. Dopo una scaramuccia fra Piatek e Troost-Ekong (il polacco chiedeva un fallo al limite), Tudor si gioca le carte De Paul e Nestorovski, per gli esausti Fofana e Pussetto. Al 72′ è proprio da un angolo telecomandato di De Paul che arriva il gol dell’Udinese, con uno splendido colpo di testa dell’esordiente di Rodrigo Becao.
Giampaolo prova a correre ai ripari inserendo Rafael Leao per l’evanescente Castillejo e Bennacer per Paquetà, ma è Donnarumma a tenere in partita i rossoneri con una super parata su Lasagna. Poco dopo la mezzora, il Milan chiede un rigore per un tocco di mani di Samir su colpo di testa di Romagnoli. Dopo aver consultato il VAR, l’arbitro lascia proseguire (nel primo tempo niente rigore anche su un tocco di Castillejo su cross di di Stryger Larsen, sempre dopo consulto del VAR).
Inutile l’assalto finale del Milan, nonostante lo spostamento di Suso nel suo ruolo naturale sulla fascia destra. Lo spagnolo prova a mettere in mezzo un paio di palloni interessanti, su cui la difesa dell’Udinese però è attenta. Al triplice fischio dell’arbitro fa festa la Dacia Arena per la meritata vittoria dei ragazzi di Tudor, in casa rossonera per Giampaolo la strada si fa subito in salita. (LaPresse)