Valanga Inter a San Siro e crisi allontanata. Serviva una violenta reazione per respingere critiche e venti di tempesta dopo il ko contro la Juventus e la squadra di Inzaghi non ha fallito stavolta l’appuntamento con la propria tifoseria schiacciando in rimonta per 6-1 il Bologna che la scorsa stagione contibuiì con il suo successo al Dall’Ara, a fare saltare definitivamente i sogni scudetto. Stavolta niente sfida fatale per i colori nerazzurri (scesi in campo in completo giallo), nonostante un avvio in salita che sembrava annunciare cattivi presagi.
Sotto di una rete dopo 22′ con una rete fortunosa di Lykogiannis, c’è voluta una invenzione di Dzeko dopo quattro minuti per dare la scossa all’Inter che poi sulla spinta emotiva ha raddoppiato su punizione con uno scatenato Dimarco e chiuso la prima frazione con un colpo di testa di Lautaro, tornato al gol dopo quattro patrtrite a secco. ASd inizio ripresa Dimarco ha firmato la sua personale doppietta (la prima della carriera) con un altro gol di rara bellezza (aaffiondo, sterzata improvvisa e tiro a gitro sul secondo palo), sigillando un match completetato poi da Calhanoglu su rigiore al 59′ e da Gosens al 76′. Mai vista in questa stagione un’Inter così esagerata.
L’Inter con questo successo compie un grande balzo in avanti in classifica e affianca l’Atalanta e la Lazio al terzo posto con 27 punti. Quanto serve per ridare fiducia ad un gruppo che dopo aver rirovato la via della serenità ad ottobre era ripiombato in una nuova fase calante alquanto peroccupante che aveva spinto la stessa dirigenza a farsi sentrire. Inzaghi ha avuto la giusta reazione dai suoi ed ora può preparare con maggiore fiducia il delicato match di Bergamo proprio contro l’Atalanta. Il Bologna del’ex interista Thiago Motta, l’èuomo del Triplete, invece si ferma dopo tre vittoie consecutive, piegato dalla qualità della formazione nerazzurra chiamata ad una sfida da non fallire.
L’Inter in questa stagione non aveva mai recuoperato da una situazione di svantaggio, ha rimediato tutto in una notte. Inzaghi sa quanto pesa il match e conferma Lautaro dal primo minuto, lasciando in panchina Correa. Escluso dagli 11 anche De Vrij, con Bastoni che torna sulla sinistra e Acerbi al centro della difesa. L’ex Arnautovic è l’arma offensiva della squadra di Thiago Motta a caccia del quarto successo consecutivo. Le scorie del ko di Torino contro la Juventus si vedono subito nella squadra di Inzaghi.
Sono dei felsinei i primi squilli che fanno correre brividi sulal schiena dei tifosi nerazzurri. Bastoni sbaglia un retropassaggio, Arnautovic serve Barrow sulla corsa che incrocia a conclusione ma il tiro non è preciso e la palla finisce di poco fuori. Ci prova pochi minuti dopo l’austriaco che si libera sul lato destro dell’area e calcia rapidamente sul primo palo trovando la risposta attenta di Onana. Sono segnali di allarme rosso che spaventano un’Inter che non riesce a mordere e fatica a trivare il giusto ritmo.
Il Bologna approfitta dei tentennamenti nerazzurri e si porta in vantaggio al 22′ con Lykogiannis che devia in maniera fortuita un tiro al volo di sinistro di Orsolini. A San Siro si allungano dunque ombre minacciose ma l’Inter sembra quasi abbia bisogno della rete dello svantaggio per sbloccarsi e avviare una reazioen rabbiosa. Passato quattro inuti e una rete capolavoro di Dzeko, con una girata al volo tutto classe e coordinazione, riporta al pareggio i nerazzurri che non smettono di pressare e mettere in difficoltà il Bologna.
Su una punziioen discussa dal limite dell’area, (che provoca una contenstazioen con tre cartellini gialli) Dimarco fa centro con un tiro di collo interno che rimbala dabvti al portiere Skorupsky. L’Inter sulla spinta dei propri tifosi non intend eperò accontentarsi, aumenta l’intensità della manovra e al 42′ va in rete con Lautaro che sfrutta un corner ben calciato da Calhanoglu per il 3-1 con cui chiude un primo tempo iniziato sotto i peggiori auspici
Nella ripresa l’Inter sigilla il match dopo una manciata di minuti. Dopo una traversa di Dzeko, Dimarco al 48′ si inventa un’altra rete capolavoro e una decina di minuti dopo Calhanoglu fa centro su rigore per un fallo in atrea di Sosa. Sul velluto l’Inter che getta nella mischia Brozovic, Bellanova e Gosens artefice del sesto gol su assist di Dzeko. Una chiusura in gloria per un’Inter ritrovata che scaccia via i fantasmi e si rimette in corsa.(LaPresse)