MILANO – Basta un gol di Darmian nel secondo tempo all’Inter per domare la resistenza del Cagliari, nell’anticipo di mezzogiorno valido per la 30/a giornata di Serie A. Con l’undicesima vittoria consecutiva la squadra di Conte si riporta a +11 in classifica sul Milan a otto giornate dalla fine. Lo Scudetto, il primo dopo undici anni, è sempre più vicino. Anche in una giornata di scarsa vena del suo bomber Lukaku, la squadra nerazzurra trova le risorse per portare a casa i tre punti. Lo fa con il secondo centro stagionale di Darmian, simbolo del modo in cui Conte riesce a tirare il meglio da ogni singolo giocatore. Il Cagliari ha provato in tutti i modi a resistere, si è difeso con ordine senza disdegnare di proporsi in avanti, ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca. Una sconfitta doppiamente amara per i ragazzi di Semplici, che scivolano a -5 dal Torino e ora vedono sempre più difficile da raggiungere l’obiettivo salvezza.
Nelle file dei nerazzurri spicca l’assenza dell’ex più atteso Nicolò Barella, squalificato. A centrocampo Conte schiera Sensi dall’inizio al fianco di Brozovic ed Eriksen. Le altre novità sono la presenza di Darmian a destra al posto di Hakimi e soprattutto quella di Alexis Sanchez in attacco per Lautaro Martinez. Nelle file del Cagliari, Semplici spera nella voglia di rivalsa degli ex Godin e Nainngolan. In attacco il tecnico schiera Pavoletti e Joao Pedro con Simeone inizialmente in panchina. In porta esordio assoluto in Serie A per Vicario, al posto di Cragno alle prese con il Covid.
Proprio il 24enne portiere del Cagliari è subito protagonista con una grande parata su un destro dal limite di Eriksen diretto all’incrocio. Come prevedibile, l’Inter mette subito alle corde la squadra di Semplici alla ricerca del gol. Dopo poco più di un quarto d’ora nerazzurri a segno con Sanchez, su assist di Lukaku, ma il cileno è in fuorigioco. Tutto vano. Viste le difficoltà a trovare spazi in area, l’Inter prova a scardinare la difesa del Cagliari ancora con il tiro da fuori. Dopo Eriksen, ci prova Sensi con un destro a giro di poco fuori. Alla mezzora è Sanchez a impegnare Vicario con un rasoterra dal limite. Il Cagliari fatica ad uscire dalla sua metà campo, l’Inter insiste e si rende ancora pericolosa prima con un doppio tentativo di Lukaku in area e poi con un sinistro ravvicinato di Darmian respinto da Vicario. Prima dell’intervallo si fa vedere anche Nainggolan, il Ninja impegna Handanovic con un destro potente dalla distanza. E’ questo l’unico squillo del Cagliari nel primo tempo.
Nella ripresa, l’Inter ricomincia a martellare la porta rossoblu con Sensi che impegna ancora Vicario dalla distanza. Conte inverte le posizioni delle due mezzali con Eriksen a sinistra e Sensi a destra. Il forcing nerazzurro è incessante, con Lukaku pericoloso di testa su un cross di Brozovic ed Eriksen che impegna un attento Vicario dalla distanza. Il portiere rossoblu si ripete poco dopo su un destro, sempre dalla distanza, di Lukaku. Dopo una traversa colpita da De Vrij su calcio d’angolo, a venti dalla fine Conte rompe gli indugi e manda in campo Lautaro Martinez ed Hakimi al posto di Young e Sanchez. Darmian va a sinistra. Nel Cagliari fuori Duncan, dentro un altro ex: Asamoah. La squadra di Semplici si difende a oltranza con tutti gli effettivi, ma nulla può al 77′ quando sul solito asse Lukaku-Hakimi il terzino marocchino serve a Darmian una palla facile facile da depositare nella porta vuota: è 1-0. Sbloccato il risultato, Conte inserisce forze fresche in mediana con Vecino e Gagliardini al posto di Sensi ed Eriksen, D’Ambrosio per il match winner Darmian. Nel Cagliari entra invece Simeone al posto di Rugani per il disperato assalto finale alla porta di Handanovic. L’Inter si difende però con ordine e senza troppi problemi porta a casa un’altra vittoria verso la strada che porta allo Scudetto.
di Antonio Martelli