Serie A, sentenza Ronaldo: doppio CR7 e De Ligt, Juve cala tris alla Viola e scappa

La Juventus rialza la testa dopo il ko di Napoli. I bianconeri superano la Fiorentina nell'anticipo delle 12.30 della 22/a giornata di Serie A.

Foto LaPresse - Fabio Ferrari

TORINO – Ronaldo è la solita sentenza e la Viola non ha scampo. La Juventus si rimette in marcia dopo lo scivolone di Napoli: a fare le spese della riscossa bianconera è la Fiorentina, che incassa un pesante 3-0 all’Allianz Stadium nell’anticipo dell’ora di pranzo. A prendersi la scena è ancora e sempre lui, CR7: doppietta su rigore, uno per tempo, nona gara consecutiva a segno (come Trezeguet) e quota 50 centri toccati nella sua avventura in bianconero. Nel recupero, è De Ligt a calare il tris. Non è ancora una Signora che entusiasma nel gioco, ma intanto arrivano tre punti d’oro, che permettono di consolidare la leadership e di mettere paura all’Inter, volando a +6 in attesa della sfida di Udine. La Fiorentina si arrende dopo un buon primo tempo, dove il grande ‘osservato speciale’ Chiesa costringe al mezzo miracolo Szczesny. E subisce la prima sconfitta della gestione Iachini. I viola però hanno lasciato a Torino tracce incoraggianti che confermano la bontà del lavoro del tecnico.

Il match

Nelle formazioni iniziali scocca l’ora di Douglas Costa: Sarri schiera il brasiliano dal 1′, preferendolo a Dybala nel tridente con Ronaldo e Higuain. Regolarmente in cabina di regia Pjanic, Rabiot vince il ballottaggio con Matuidi. Iachini, privo di Castrovilli e degli squalificati Milenkovic e Caceres, lascia in panchina Badelj e lancia a sorpresa Ghezzal dal 1′. Tandem d’attacco formato da Chiesa e Cutrone, con l’ex milanista preferito a Vlahovic. In difesa c’è subito il debutto di Igor.

Un destro da fuori di Pulgar bloccato da Szczesny è l’avvertimento lanciato dalla Viola: non è sbarcata a Torino a fare la vittima sacrificale. A prendere le redini della manovra è la Juventus, che pigia subito il piede sull’acceleratore comprimendo gli avversari nella loro metà campo. Il possesso però alla lunga si rileva sterile. I giocatori di Iachini dimostrano, invece, di poter fare assai male in ripartenza e Szczesny deve superarsi per disinnescare un’azione pericolosissima dei viola: doppio colpo di tacco, prima Benassi e poi Chiesa, il n.1 bianconero è strepitoso. Subito dopo ci prova Lirola, con un gran destro che trova Szczesny attento. I ritmi si mantengono piacevoli. Ancora Chiesa in evidenza con un destro da lontano che non inquadra lo specchio. Poco prima della mezz’ora arriva il primo tentativo in porta dei bianconeri: destro da fuori di Bentancur, Dragowski risponde in tuffo. Ed è un’altra conclusione, stavolta firmata da Pjanic, a generare la svolta del match. Pasqua individua al Var il tocco di braccio di Pezzella sul bolide del bosniaco dal limite. L’episodio sbroglia la matassa di un primo tempo fino a qui complicato per i bianconeri. Dal dischetto si presenta Ronaldo: Dragowski intuisce l’angolo ma non basta, Juve in vantaggio al 40′.

Il secondo tempo

Nella ripresa la Fiorentina è chiamata alla reazione che inizialmente non trova veri sbocchi di fronte a un’attenta Juve. Un leggero brivido lo regala un tiro di Benassi, deviato e poi non sfruttato da Dalbert. Iachini si gioca la carta Vlahovic, richiamando Ghezzal. E proprio il serbo libera al limite Benassi, il cui destro manca il bersaglio davvero di un nulla a Szczesny pietrificato. La successiva risposta della Juve è quasi letale per la Viola: Douglas Costa mette basso per Higuain, Dragowski si oppone in maniera strepitosa. Quindi Pezzella ribatte il tentativo di CR7. Sul conseguente corner, tenta il blitz De Ligt senza esito. Sarri sprigiona Dybala con l’auspicio di chiudere i giochi, fuori il Pipita. Rabiot ci mette la potenza ma non spaventa Dragowski. Sottil rileva lo stanco Cutrone nelle file dei viola, altra mossa che non ripaga Iachini perché la Juve raddoppia. Ancora rigore, ancora CR7, ancora tecnologia in azione: Pasqua sceglie di sanzionare subito l’intervento di Ceccherini ai danni di Bentancur, dal Var lo invitano a riguardare le immagini ma il fischietto conferma la decisione tra la rabbia dei giocatori di Iachini. Ronaldo batte nuovamente Dragowski e fa calare il sipario sullo Stadium (81′). Con la pratica in archivio, Sarri concede qualche spicciolo a Bernardeschi e Rabiot, dentro per Douglas Costa e Matuidi. Iachini regala il debutto a Agudelo. Si è già nel recupero quando De Ligt si spinge a caccia di gloria in area gigliata, trovandola: sul corner di Dybala arriva la zuccata vincente in piena libertà dell’olandese, a rendere ancora più trionfale la domenica bianconera. E ora la speranza di Sarri è che possa essere fuga per la vittoria.


di Attilio Celeghini

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