Torino, 29 apr. (LaPresse) – La Lazio vince 1-0 in casa del Torino nel posticipo della 35/a giornata di Serie A. Decisivo il gol di testa di Milinkovic-Savic all’11’ della ripresa, dopo che i biancocelesti avevano sbagliato un rigore al 23′ del primo tempo con Luis Alberto. La squadra di Inzaghi sale così a 70 punti, agganciando la Roma al terzo posto, con 4 lunghezze di vantaggio sull’Inter nella corsa Champions. I granata invece restano fermi a 47.
di Alberto Zanello
Torino, 29 apr. (LaPresse) – Differenza di motivazioni. La Lazio aveva bisogno dei tre punti per dare una spallata all’Inter nella corsa Champions e vittoria è arrivata nel posticipo della 35/a giornata di Serie A, contro un Torino ormai privo di obiettivi in partita fino all’ultimo ma solo in termini di risultato più che per i valori espressi in campo. Senza le parate di Sirigu e qualche occasione di troppo sprecata dagli ospiti nella ripresa Belotti e compagni infatti avrebbero alzato bandiera bianca ben prima del triplice fischio finale. Il tutto con l’aggravante di non esser riusciti ad approfittare della prematura uscita di scena di Immobile, out dopo un quarto d’ora per un problema muscolare, e del rigore parato da Sirigu a Luis Alberto. I biancocelesti invece con una prova di gran carattere infilano la terza vittoria di fila e agganciano la Roma a 70 punti, portandosi a +4 dall’Inter, a cui servirà un’impresa per colmare il gap e strappare il pass per la Champions in queste ultime tre giornate. Nessuna sorpresa tra le fila del Toro: Molinaro prende il posto dello squalificato Ansaldi sulla corsia mancina, mentre Edera viene preferito a Iago Falque, comunque recuperato, come trequartista insieme a Ljajic dietro l’unica punta Belotti. In casa Lazio invece Inzaghi punta sul 3-5-1-1 con Luis Alberto da supporto a Immobile. Murgia in mezzo al campo prende il posto dell’indisponibile Parolo, mentre a centrocampo sugli esterni la scelta ricade su Marusic e Lulic.
Che la gara sia destinata a riservare non poche emozioni sembra chiaro fin dal primo giro di lancette, dato che dopo poco più di trenta secondi Sirigu deve già immolarsi sulla conclusione di Murgia, servito in profondità da Luis Alberto. L’approccio alla partita dei padroni di casa comunque è incoraggiante. Ljajic al 7′ spara di poco alto sopra la traversa, un minuto più tardi buon lavoro sulla fascia di Edera e conclusione senza troppi pensieri di De Silvestri, che arriva in corsa e conclude esaltando i riflessi di Strakosha. Al 17′ però la gara perde il suo protagonista più atteso. Immobile, capocannoniere della Lazio con un importante trascorso tra le fila granata, dopo uno scatto è costretto a chiedere il cambio per un problema muscolare. Nonostante l’uscita prematura del suo punto di riferimento la Lazio non perde la verve iniziale, anzi al 21′ si procura un calcio di rigore per un’entrata scriteriata di N’Koulou su Milinkovic-Savic. Dal dischetto però arriva la seconda mazzata psicologica nel giro di pochi minuti per i biancocelesti: Luis Alberto infatti calcia debolmente consegnando di fatto la sfera a Sirigu, che azzecca l’angolo giusto e blocca la sfera. Gli ospiti si spengono all’improvviso ma il Toro non ne approfitta più di tanto lasciando comunque il pallino del gioco a Lulic e compagni, che però rispetto ai venti minuti iniziali non riescono ad attaccare la profondità allo stesso modo. Caicedo non è Immobile, mentre Luis Alberto accusa il colpo dopo l’errore dagli undici metri. A suonare la sveglia ci pensa così il solito Milinkovic-Savic, che spadroneggia a centrocampo così come in attacco, sfiorando il vantaggio con un tiro a giro in chiusura di frazione.
In avvio ripresa Inzaghi è costretto a operare il secondo cambio, sempre forzato, con l’ingresso di Caceres al posto di Radu. La gara non decolla e vive di fiammate, per lo più di colore biancoceleste. Come al 10′ quando Sirigu è provvidenziale sulla conclusione a botta sicura di Lucas Leiva. Sul corner successivo però la Lazio passa in vantaggio: Milinkovic-Savic svetta più in alto di tutti sul primo palo e trafigge Sirigu. Nonostante il gol la gara non cambia. E’ sempre la Lazio a fare la partita, con il Toro costretto alla difensiva e incapace di proporsi con costanza nell’area di rigore avversaria. Mazzarri mischia le carte in tavola inserendo Iago Falque al posto del generoso Edera, ma è l’undici di Inzaghi a sfiorare il raddoppio in due occasioni con Caicedo, che al 18′ tenta un improbabile pallonetto che finisce di poco alto sopra la traversa, mentre al 26′, lanciato in contropiede, trova l’attenta respinta di piede di Sirigu. Nel quarto d’ora finale Mazzarri propone un Toro a trazione anteriore con il rientrante Niang al posto di Rincon ma è comunque la Lazio a creare le migliori opportunità con l’onnipresente Milinkovic-Savic, che scambia con Leiva e manca di poco la doppietta personale, e successivamente con Murgia. Il Toro resiste ma la pressione finale non produce nulla. Le sconfitte in fila sono due, la Lazio invece aggancia la Roma e vola verso la Champions.