Calcio, ‘spallata’ alla Superlega. L’Eca riammette 9 club firmatari

Una 'spallata' energica che potrebbe mettere la parola fine a un progetto mai nato.

A banner hangs from one of the gates of Stamford Bridge stadium in London where Chelsea fans were protesting against Chelsea's decision to be included amongst the clubs attempting to form a new European Super League, Tuesday, April 20, 2021. Reaction to the proposals from 12 clubs to rip up European soccer by forming a breakaway Super League has ranged from anger and condemnation to humor and sarcasm. (AP Photo/Matt Dunham)

ROMA – Una ‘spallata’ energica che potrebbe mettere la parola fine a un progetto mai nato. In risposta alle voci di una Superlega ancora viva e pronta, prima o poi, a riaccendersi e scatenare un nuovo terremoto, l’associazione dei club europei mostra piena compattezza e manda un messaggio forte e chiaro a Juventus, Real Madrid e Barcellona, che al contrario non hanno mai abbandonato l’idea di un nuovo torneo a circuito chiuso. In un comunicato l’Eca ha annunciato la riammissione, su esplicita richiesta degli stessi club, di nove delle dodici squadre che avevano dato vita lo scorso aprile alla fallita Superlega. Rientrano così nella famiglia ufficiale il Milan e l’Inter, gli spagnoli dell’Atletico Madrid e gli altri sei club di Premier League, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham. Questi club immediatamente fuoriusciti dal progetto Super League, hanno firmato impegni giuridicamente vincolanti per essere reintegrati nell’Eca presieduta da Nasser al-Khelaifi, presidente del Psg, subentrato al dimissionario numero uno della Juventus, Andrea Agnelli.

E’ la conferma della volontà di un accantonamento di quel progetto rivoluzionato abortito nel giro di 48 ore e di come il futuro sia ancora tutto da decifrare. Di fatto Juventus, Real Madrid e Barcellona restano isolati dopo la volontà da parte di tutti gli altri club transfughi di rientrare nelle istituzioni tradizionali del calcio europeo.

La nota dell’Eca in alcuni punti è particolarmente critica e tagliente e manifesta quanto sia duro il braccio di ferro con i tre ‘irriducibili’. “Nella sua decisione e dopo un esauriente processo di reimpegno da parte dei club e rivalutazione da parte dell’Eca negli ultimi mesi, il Consiglio direttivo dell’Eca ha preso in considerazione il riconoscimento da parte dei club che il cosiddetto progetto Superlega europea non era nell’interesse della più ampia comunità calcistica e le loro decisioni comunicate pubblicamente di abbandonare completamente il progetto”, si legge nel comunicato.

“Il consiglio dell’Eca ha anche riconosciuto la volontà dichiarata dei club di impegnarsi attivamente con l’Eca nella sua missione collettiva di sviluppare il calcio europeo per club, nell’interesse aperto e trasparente di tutti, non di pochi”, si spiega ancora nella nota. Alla fine dell scorso giugno, nel corso di una assemblea generale straordinaria del Barcellona, il presidente del club blaugrana, Joan Laporta, aveva difeso la posizione del club nel progetto della Superlega e si soffermò su quelle società che avevano abbandonato il progetto sottolineando che il Barca, così come Real Madrid e Juventus sono sempre in contatto con loro. “Il progetto è ancora vivo e in piedi. C’è un tribunale che ha sentenziato come la Uefa non possa intraprendere azioni contro la Super League. La Uefa invece ha minacciato e fatto pressione. Solo due club hanno abbandonato il progetto di propria volontà e la Uefa ha continuato a fare pressioni”, dichiarò Laporta. Ora è arrivata la risposta dell’associzione dei club europei che chiudono il comunicato con un messaggio altrettanto chiaro: “L’Eca può ora procedere con rinnovata unità e solidarietà per continuare l’importante lavoro necessario per stabilizzare e sviluppare il calcio europeo per club, nel momento in cui questo è più necessario”. La partita sulla Superlega dunque sembra chiusa. Non si escludono altri colpi di scena ma adesso restano in tre ad andare contro l’Uefa.

LaPresse

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