MILANO – “Con l’Atalanta partita da tenere alto lo sguardo perchè chi lo abbassa poi perde. Loro hanno una qualità altissima e sanno mantenere il ritmo alto. Sono una squadra costruita bene, non basterà una giocata ma saranno 95 minuti di sportellate ribattendo colpo su colpo”. “Gasperini è un allenatore di quelli bravi, basta vedere dove ha portato l’Atalanta e cosa è riuscito a costruire. Ma si possono allargare i complimenti a tutta l’Atalanta”, ha aggiunto. “Se siamo qui è perché siamo riusciti a vincere molte partite con la squadra non al completo. Se ci si è riuscito 2-3 volte, si può riuscire anche 4 o 5. E’ una partita da far tremare la terra sotto i piedi”, ha detto Spalletti. “Abbiamo saputo mettere apposto una stagione con dei momenti difficili, sono contento e fiducioso per lo sguardo dei miei calciatori quando vengono negli spogliatoi”, ha proseguito.
“Osimhen poco gradito? Bisogna stare attenti a fare il gioco delle tre carte con i tifosi del Napoli, domani la società chiarirà se ci sarà bisogno da farlo”. Lo ha detto Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, parlando in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Atalanta, a proposito del rientro in ritardo dell’attaccante dalla Nigeria dopo la mancata qualificazione ai Mondiali. Sul doppio deferimento della società per il mancato rispetto della quarantena di tre giocatori con la Juve e per il caso plusvalenze, Spalletti ha ribadito: “C’è la società che chiarirà, ne hanno le possibilità per farlo facilmente”.
Sulla nazionale
“Va bene continuare con Mancini, la strada è quella giusta. Ha portato molti giovani nel gruppo, che possono servire anche per il futuro e ha vinto un titolo importantissimo come l’Europeo”. “Poi si può sbagliare una partita come è successo, ma la qualità del gioco e di molti calciatori che ha portato in Nazionale è sotto gli occhi di tutti”, ha aggiunto. “Poi è chiaro ci sono cose da migliorare come sempre, perchè continuamente bisogna andare alla ricerca di qualcosa di nuovo”, ha detto. “Siamo indietro per stadi e strutture per poter lavorare al meglio.
poi c’è un problema culturale, quello della ricerca della vittoria assoluta fin dalle scuole calcio. Sulle tribune contano solo gol e vittorie, il bel gioco e il permettere di sbagliare non diventa possibile e invece bisognerebbe lasciarli giocare per tirare fuori la qualità”, ha aggiunto. “Un buon settore giovanili non si misura dai tornei vinti ma da quanti calciatori sei riuscito a far crescere ad un livello per essere di aiuto al calcio nazionale”, ha detto Spalletti.
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