GENOVA – “Non subiremo in silenzio!”. In seguito alla scellerata decisione “repressiva” dell’ Osservatorio, di spostare l’orario di inizio della partita Genoa-Milan alle ore 15 di lunedì 21 gennaio, i gruppi del tifo organizzato del Genoa prendono posizione duramente attraverso un comunicato pubblicato sul web. “Non ci sarà da parte nostra alcuna forma di tifo organizzato, non saranno esposti gli striscioni che abitualmente colorano lo stadio, sarà lasciato deserto lo spazio che occupiamo ogni gara. Vigileremo affinché le nostre scelte vengano rispettate e tutelate”, si legge nel comunicato.
il richiamo
I tifosi rossoblu, inoltre, “invitano la Società a tutelare gli interessi di tutti i suoi tifosi, abbonati e non, con lo stesso impegno e puntualità con cui vende i giocatori migliori della rosa ad ogni sessione di mercato”. “I tifosi del Genoa meritano rispetto, la città di Genova merita rispetto”, scrivono ancora gli ultras rossoblu. “I giornali parlano di società ostaggi dei tifosi, ma siamo noi ostaggi di Lega Calcio, televisioni e osservatori vari. Parlano di riportare la gente negli stadi ma nei fatti la allontanano con decisioni come questa. Ci riserviamo di comunicare ulteriori iniziative di protesta insieme alle altre componenti della tifoseria rossoblù”, è la conclusione del comunicato.
LaPresse
Calcio, tifosi Genoa sul piede di guerra: “No ad anticipo gara con Milan”
I tifosi del Genoa meritano rispetto, la città di Genova merita rispetto", scrivono ancora gli ultras rossoblu. "I giornali parlano di società ostaggi dei tifosi, ma siamo noi ostaggi di Lega Calcio"