Milano, 27 set. (LaPresse) – “Speravo che facesse un altro sport, tipo il tennista, così potevo seguirlo e girare il mondo. Lui però è innamorato del calcio e fino a quando gli piace e si diverte è giusto che faccia quello che vuole”. Francesco Totti, ospite sabato in esclusiva a ‘Verissimo’ su Canale 5 per presentare la sua autobiografia ‘Un Capitano’, ha rivelato molti aneddoti extracalcistici legati alla sua vita privata. “Fortunatamente ha un papà che ha fatto il calciatore e che potrà valutarlo anche in maniera cruda. Non sarà semplice per lui, ma è un ragazzo come tutti gli altri. Non è che perché si chiama Totti gli è tutto dovuto, anzi, per come siamo fatti io e Ilary, per fare una cosa dovrà impegnarsi più degli altri”.
Sul rapporto con il padre ha detto:
“Mio papà non mi ha mai fatto i complimenti, anzi mi ha sempre bastonato. Quando facevo due gol mi diceva che dovevo farne quattro. Fino all’ultimo giorno non mi ha mai detto niente, ora però ha detto che gli manca non vedermi più in campo. E forse – ha ammesso – è stata questa la mia fortuna. I miei genitori mi hanno insegnato i valori giusti, come portare rispetto verso le persone più grandi. Anche mia mamma mi ha aiutato in tutto, veniva a prendermi a scuola e poi mi portava agli allenamenti: ogni giorno si faceva 80 chilometri in macchina”. Sulla viglia di allargare ulteriormente la famiglia la bandiera giallorossa ha rivelato che “ho detto che volevo cinque figli e Ilary mi ha preso per pazzo. Però piano piano la convincerò. L’amore migliora e con i figli migliorerà ancora di più, il che – chiosa – non significa che faremo altri bambini. Devo trovare il momento giusto per proporglielo. Adesso siamo in stand by!”.