ROMA – Si fa in salita il campionato dell’Atalanta. Una Dea sbiadita, capace di accendersi solo ad intermittenza e assai lontana da quella illuminante dello scorso anno, cede in casa contro una attenta, coraggiosa e ordinata Fiorentina che espugna il campo di Bergamo per 2-1 grazie al suo mattatore Vlahovic, infallibile dal dischetto e autore di una doppietta dagli 11 metri al 33′ e al 49′ che rilancia le ambizioni viola.
La squadra di Gasperini non sembra ancora aver trovato la forma ottimale, poco incisiva in fase di realizzazione, incapace di imporre quel ritmo arrembante che era diventato negli ultimi due anni il suo marchio di fabbrica. La Fiorentina è stata capace di sfruttare queste lacune tattiche e approfittare della lucidità a centrocampo e della velocità dei suoi attaccanti a partire da Vlahovic che ha più volte messo alle corse la dea a cui non è bastato nella ripresa accorciare le distanze sempre su rigore con zapata al 65,. Il più vivace della squadra nerazzurra.
L’assalto finale dei bergamaschi è risultato sterile e per Gasp, apparso nervoso nel corso del match, è un piccolo segnale di allarme an che in vista del debutto stagionale in Champions. La Viola sale a 6 punti, l’Atalanta viene sorpassata e resta ferma a 4 subendo il primo ko in campionato e palesando le lacune emerse nelle prime due uscite.
Nell’Atalanta fuori Musso, Gosens e Malinovskyi con Miranchuk in campo dal primo minuto. Per i viola a sorpresa in panchina Dragowski, al suo posto Terracciano. Il match si fa subito intenso con una partenza lanciata dell’Atalanta che crea il primo pericolo con Zapata che lascia partire un tiro cross che Terracciano riesce a respingere.
Prova a rispondere al Fiorentina ma è l’Atalanta a farsi ancora più pericolosa e al 10′ va in gol con Djimsiti che da posizione ravvicinata mette dentro dopo un tentativo fallito di Zapata. La rete però è dubbia, l’arbitro consulta il Var e annulla per un fuorigioco del colombiano. L’episodio in qualche modo innervosisce i bargamaschi. Gasperini si sbraccia, chiede ai suoi di muovere più velocemente palla mentre la Viola inizia a prendere maggiore fiducia, trovando maggiore spazio e le distanze giuste per disinnescare le folate di Miranchuk e Zapata.
Al 27′ la svolta del match: Vlahovic, il più attivo della Fiorentina, riesce a mettere un buon pallone sul secondo palo per Callejion, interviene Maehle che allontana con un tocco di mano giudicato da rigore dall’arbitro dopo aver consultato per la seconda vota il Var. Dal dischetto l’attaccante serbo non fallisce per l’1-0. L’Atalanta subisce il colpo, prova a reagire subito ma lo fa senza troppa lucidità e in maniera scomposta.
Urgono ritocchi da parte di Gasperini, la sua Dea appare assai sbiadita
Nella ripresa l’Atalanta prova subito ad andare all’arrembaggio ma sono troppi gli errori tecnici, la Fiorentina ne approfitta per giocare in contropiede con ordine e dopo appena 9 minuti trova il raddoppio con un altro rigore che si procura Bonaventura atterrato da Djimsiti.
Ancora dal dischetto Vlahovic che realizza la sua doppietta al 49′. Gasperini decide così di rischiare il tutto per tutto, prova a scuotere la squadra inserendo Gosens per Maehle e Malinovskyi per Miranchuk. I bergamaschi spingono e la Fiorentina viene messa alle corde, la squadra di Italiano sembra essere in grado di soffrire ripartendo sempre velocissima quando ne ha l’occasione ma al 65′ subisce la rete che ridà speranze all’Atalanta per un fallo di Callejon su Gosens.
Zapata dal dischetto spiazza Terracciano. La Dea alza il ritmo che si fa arrembante a caccia del pareggio. Ma la Fiorentina chiude bene gli spzi, non si fa prendere dall’abnsia. La mano di italiano sta sta già dando i suoi frutti.
