ROMA – Subito nel segno di Vlahovic e Zakaria. I neoacquisti di gennaio incantano al loro debutto in bianconero e mettono il timbro all’Allianz Arena con cui la Juventus supera il Verona per 2-0 issandosi al quarto posto in campionato. Non poteva esserci combinazione migliore er la Signora che torna a respirare il profumo della zona Champions grazie alle due new entry acquistate per segnare la svolta dopo una prima parte di stagione disastrosa e tornare a riprendersi un posto tra i grandi.
La sblocca prima Vlahovic al 13′ con un pallonetto splendido su assist ancora più virtuoso di Dybala e poi a firmare il raddoppio ci pensa lo svizzero zakaria, ex Borussia Monchengdalbach, che sfrutta un passaggio illuminante di Morata. Il tridente offensivo con il serbo Morata e Dybala sembra funzionare a meraviglia e manda un messaggio forte e chiaro al campionato, la Juve è più viva che mai e ora che ha messo la freccia sull’Atalanta, prendendosi la quarta piazza ha intenzione di andare ancora più in alto.
Per il Verona un ko che spezza una striscia positiva con la i bianconeri che durava da quattro partite. Ma l’ex Tudor ha poco da riproverarsi. La sua squadra, dopo il primo tempo a cento all’ora dei bianconeri, ad inizio ripresa ha avuto la forza e il coraggio per tentare di riaprire il match per poi essere punita in contropiede. L’euforia della tifoseria per l’ingresso dei neoacquisti crea subito un’atmosfera elettrica e di grande attesa all’Allianz Stadium.
Le prime giocate bianconere sono dettate dalla frenesia e dall’ imprecisione. Troppa la voglia di incidere subito sul match e vengono subito in mente le parole della vigilia di Allegri che ha parlato del rischio di andare fuori giri. Passato il cieco furore, la Juventus inizia a costruire gioco con ordine e in velocità. E’ proprio di Vlahovic la prima conclusione al termine di una azione iniziata da un colpo di tacco di Dybala.
Il serbo attacca lo spazio con aggressività e potenza e impegna da fuori area Montipò con un violento destro dal limite. E’ il preludio alla rete che Vlahovic realizza al 13′ con un delizioso pallonetto su lancio perfetto dell’argentino servito dal erbo. Trema l’Allianz Stadium per il primo gol del nuovo beniamino bianconero che continua a spingere e a cercare le sponde dei compagni mettendo sul campo tutta la sua potenza e fisicità.
E’ una Juve pratica, dinamica e concetrata, la manovra fatica un po’ per l’atteggiamento del Verona ma lo spirito è battagliero. Vlahovic appare inarrestabile, al 27′ viene atterrato da Gunther ma l’arbitro Massimi non concede il penalty considerando non influente l’incrocio di gambe che causa la caduta dell’attaccante. Il tridente punge ed è velenoso. Al 37′ nasce una azione corale dei tre tenori con Djabala che serve Morata che appoggia sotto porta per Vlahovic che in corsa allarga troppo il piede e mette la palla lontano dal palo.
Nella ripresa la Juventus arretra e allenta il ritmo, il Verona prende coraggio, appare più intraprendente e si fa pericolosa impegnando Chiellini e De Ligt a interventi fondamentali per arginare gli affondi di Lazovic, il più brillante degli scaligeri. Il capitano bianconero cerca di tenere stretta e compatta la retroguardia, subisce un contraccolpo a collo nell’intervenire in area ma recupera e resta in campo anche perchè la pressione del Verona aumenta.
La Juventus infatti fatica, è scollata nei reparti ma si affida al contropiede dalla velocità di Morata che dopo una galoppata di trenta metri serve una palla splendida per Zakaria che davanti a Montipò di destro non fallisce per il raddoppio firmato dai due neo acquisti di gennaio. La Juve ora viaggia in libertà. Dybala si fa respingere un tiro secco dopo un tacco di Danilo (tra i milgiori), poi è Rabiot ad impegnare ancora una volta Montipò con una parata a mano aperta.
Per spirito e volontà, Allegri ha avuto le risposte che si attendeva, e lo dimostra il volto di Dybala che non accetta di buon grado la sostituzione al 75′ per Cuadrado, segno di quanto sia forte la voglia di incidere in questa Juventus che appare rigenerata con i suoi nuovi acquisti.(LaPresse)