“Mourinho mi ha cambiato molto, lo devo ringraziare perché ha fatto scoprire anche a me un ruolo che non pensavo avrei mai potuto fare. Sono molto contento, ma c’è molta strada da fare”. Così Nicola Zalewski, esterno della Roma e della nazionale polacca, in una intervista a Dazn. “Le sue prime parole? Mi ha detto di fare quello che so fare. Di prendere palla, puntare l’avversario e metterlo in difficoltà. È un privilegio e un orgoglio essere allenato da un tecnico e una persona così. Il suo rapporto con i calciatori a livello umano è molto buono”, ha aggiunto, “Un rapporto normale tra giocatore a allenatore. Mi ha aiutato tanto anche in momenti difficili della mia vita, lo devo ringraziare”, ha spiegato. “La parola predestinato non è che mi piace più di tanto, perché sembra come se dovesse succedere per forza. Io sono convinto che tutto quello che ho fatto è grazie al mio lavoro, grazie a chi mi è stato accanto, ai miei allenatori e ai miei compagni. Questa parola predestinato non mi va giù. Diventare un giocatore della Prima squadra, questo sogno si è avverato, ma ora lo devo custodire con tutto me stesso”, ha sottolineato.
(LaPresse)