Pisa, 16 ago. (LaPresse) – “Per il bene del calcio e per non creare ulteriori danni economici al movimento anche gli altri campionati. Oltre a quello di serie A e di serie B, devono iniziare il prima possibile”. Parole del presidente del Pisa Giuseppe Corrado in un comunicato pubblicato sul sito del club toscano. “Occorre dare uno stop alle proteste, ai ricorsi, alle polemiche, agli appelli e ad un’estate di lotta ‘tutti contro tutti’. Ognuno con le sue ragioni”, spiega. “Si parla di campionati falsati nella stagione appena conclusa e si dimentica – continua – che i mali emersi oggi hanno origini remote e hanno, forse, condizionato molti campionati prima dell’ultimo. Le plusvalenze fittizie e le situazioni di dissesto economico finanziario non si generano in un solo anno e alcune irregolarità amministrative hanno origini lontane nel tempo e hanno, certamente, condizionato anche altri campionati”.
aggiunge
“Nel momento che stiamo vivendo qualche società pensa di essere stata defraudata e privata di certi diritti e protesta ma, verosimilmente, dimentica di essere stata perdonata in tempi passati o di avere, magari ingiustamente, beneficiato di situazioni di particolare favore”. Sottolinea il presidente del Pisa. “I ripescaggi, secondo il mio pensiero, sono un istituto da rivedere da parte delle istituzioni calcistiche e da non utilizzare in ambito sportivo. Il calcio italiano ha espresso in questi ultimi anni tutti i suoi mali e le regole vigenti hanno mostrato di non essere sufficienti. Non adeguatamente rigorose per garantire competizioni regolari e trasparenza di comportamenti. Non si può pensare che per rimettere in sesto un meccanismo imperfetto si possa azionare una leva e cambiare tutto in un momento e ridare regolarità restituendo. Questo senza certezze, a chi crede di essere stato penalizzato. In un movimento calcistico dove tutti, a turno, hanno approfittato di regole deboli e non sufficienti controlli non si può pensare di risanare il tutto con i ripescaggi. E le proteste delle società in queste ultime settimane dimostrano come, in un sistema debole e non sotto controllo, tutti possono rivendicare qualcosa. Inoltre tutti possono cercare di ottenere qualcosa ‘facendosi sentire'”.